Attacco hacker Regione Lazio, da ieri a lavoro il Garante della privacy

A rischio i dati del 70% degli abitanti

Continuano i problemi per la piattaforma Salute Lazio e in generale per i sistemi informatici del complesso regionale. L’attacco informatico ha messo in ginocchio il sistema che permetteva la prenotazione dei vaccini, anche se, assicura D’Amato, coloro che hanno già prenotato il loro vaccino prima dell’attacco, possono tranquillamente procedere alla somministrazione presentando la ricevuta di prenotazione.

Questa mattina la Regione Lazio, sul proprio account Twitter, esordiva così: “La campagna di vaccinazione non si ferma! Nella giornata di ieri sono stati somministrati 50mila vaccini, nonostante il più grave attacco informatico subito”. Un attacco informatico senza precedenti, che ha messo in pericolo anche la diffusione di dati sensibili dei cittadini, si stima che questi si aggirino a circa il 70% della popolazione regionale. Per limitare i danni è intervenuto, già dalla giornata di ieri, il Garante della Privacy: “segue da ieri con particolare attenzione, non appena si è diffusa la notizia, gli sviluppi dell’attacco informatico subito dalla Regione Lazio, con la quale ha preso subito contatti per tutto quanto attiene agli aspetti di protezione dei dati personali degli interessati coinvolti nel data breach”. Lo rende noto un comunicato.

La nota stampa poi prosegue “La Regione ha fatto pervenire una prima notifica preliminare di violazione dei dati all’Autorità, la quale si riserva di valutare a pieno la situazione una volta ricevuti ulteriori elementi anche all’esito delle analisi che la Regione sta compiendo.”

 

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