Bioparco: Kala, la piccola tigre di Sumatra, è ora visibile al pubblico – VIDEO e FOTOGALLERY

"Le tigri di Sumatra – ha spiegato la presidente della Fondazione Bioparco, Paola Palanza - sono una sottospecie estremamente rara in natura, ne sono rimaste circa 400-500 esemplari in natura"

Kala, la tigre di Sumatra nata al Bioparco di Roma.

Kala, la cucciola di tigre di Sumatra nata al Bioparco di Roma, è finalmente visibile al pubblico. Oggi per la prima volta è uscita nell’area dedicata ai questi meravigliosi felini. Dopo un primo momento di cautela e titubanza, la piccola ha iniziato a esplorare centimetro per centimetro l’exhibit esterno, sotto lo sguardo attento dei genitori Tila e Kasih, che non la perdono mai di vista.

Kala, il cui nome deriva dall’unione di quelli dei genitori, ha appena compiuto tre mesi, è molto vivace e curiosa, gioca tutto il giorno senza interruzione da sola e con entrambi i genitori. Dalla nascita, la piccola ha vissuto in una zona protetta dove, grazie alle telecamere interne, è stato possibile riprendere, e condividere tramite i canali social del Bioparco, le sue fasi di crescita, senza disturbare la famiglia di felini: dai controlli veterinari, alle coccole dei genitori, alle pesature. La coppia di genitori proviene da strutture zoologiche europee: la mamma Tila è nata nel 2011 allo Zoo di Chester, in Inghilterra, e proviene dallo Zoo di Heidelberg, in Germania. Il papà Kasih, invece, è nato nel 2014 allo Zoo di Beauval, in Francia.

“Le tigri di Sumatra – ha spiegato la presidente della Fondazione Bioparco, Paola Palanza – sono una sottospecie estremamente rara in natura, ne sono rimaste circa 400-500 esemplari in natura, quindi è molto importante che gli zoo contribuiscano alle strategie di conservazione mantenendo un pool genetico all’interno degli zoo in modo tale di avere come una riserva della specie, se fosse necessario ripopolare, perché sarebbe un vero peccato la perdita di questa specie bellissima. Le decisioni sugli animali a rischio estinzione presenti negli zoo sono prese dal network internazionale degli zoo. C’è un responsabile della specie all’interno delle Associazione europea zoo e acquari che valuta la condizione anche per il mantenimento del pool genetico variabile, e che può decidere che può andare in un altro zoo dove può riprodursi, sempre in condizioni ottimali”.

 

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