Boom contagi dopo rave”, tamponi a tappeto e ‘vax tour’

Proseguono i controlli. Un arresto a Chiusi, "portavo droga li'"

Finito il maxi rave nel viterbese rimangono i timori per il rischio contagi legati alla festa no stop che ha chiamato a raccolta partecipanti da tutta Europa. Un raduno durato cinque giorni, non autorizzato e in tempi di Covid, con migliaia di ragazzi accalcati in un terreno di aperta campagna sulla sponde del lago di Mezzano. L’assessore regionale alla Sanita’ del Lazio, Alessio D’Amato, che in settimana aveva parlato di “situazione fuori controllo”, oggi ha lanciato un nuovo allarme: “sicuramente ci sara’ un aumento dei contagi”. L’assessore ha spiegato che “e’ stato un assembramento di migliaia di persone e questo provoca un elemento di facilitazione nella circolazione del virus”.

L’assessorato, assieme alla Asl di Viterbo, ha messo in campo un’azione di contact tracing e di screening per gli abitanti delle localita’ vicine al terreno del mega rave e dove sono transitati partecipanti per fare acquisti o per altre necessita’.

“Abbiamo dato disposizione di fare un’attivita’ di tamponi a tappeto nei comuni interessati” ha detto oggi D’Amato che ha lanciato un’iniziativa un “vax tour” in quei territori. Attivato anche il servizio veterinario per verificare la presenza di animali morti o feriti. Per l’assessore, “sicuramente questa situazione andava evitata. Se si radunano oltre 10mila persone in tempo di pandemia e’ un fatto grave e anomalo. Non si capisce come da un lato si impedisce l’attivita’ regolare delle discoteche e poi si possano consentire 5 giorni di un’aggregazione cosi’ importante”.

Intanto prosegue il monitoraggio ad ampio raggio delle forze dell’ordine nei comuni vicini. L’attenzione, in particolare, e’ rivolta alle localita’ turistiche della provincia e il lago di Bolsena, per evitare che possano crearsi assembramenti.

Stamattina sono stati allontanati dalle sponde del lago di Corbara, nel comune di Baschi (in provincia di Terni), alcuni dei partecipanti al rave di Valentano. 35 gli identificati. Finora sono oltre tremila gli identificati per il rave. Vanno avanti le indagini per identificare altri partecipanti e individuare gli organizzatori. Sotto la lente anche i social da cui e’ partito il tam tam per l’evento di Ferragosto. E un cittadino albanese che trasportava 7 etti di droghe (fra cocaina, marijuana e hashish) e’ stato arrestato due giorni fa dalla polizia al casello di Chiusi, in provincia di Siena. L’uomo, residente a Novara, ha confessato agli agenti che stava portando lo stupefacente proprio al rave nel viterbese. Mentre nelle campagne di Lecce e’ stata bloccata ieri sera sul nascere l’organizzazione di un altro rave.

All’indomani della fine del raduno non si arrestano le polemiche. “Italia allo sbando, considerata ormai zona franca per chiunque voglia delinquere” scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Dal canto suo il segretario del sindacato di polizia Consap, Cesario Bortone, sottolinea: “Le regole si rispettano e quando questo non avviene si interviene; questo attendismo invece rende tutto piu’ difficile e espone le forze di polizia al doppio rischio, il danno d’immagine e la accresciuta difficolta’ dell’intervento”.

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