Con Bosco Rosso, si vuole restituire ai cittadini, attraverso i parchi della città, una sensazione di tutela, benessere e tranquillità, grazie al connubio tra natura, tecnologia e intelligenza artificiale.
L’intento è promuovere uno spazio comune in cui sicurezza e serenità rappresentino elementi centrali.
La firma del Protocollo d’intesa dell’11 giugno 2025, tra la Regione Lazio e l’Associazione Algaxia, insieme ai suoi partner – la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), l’Accademia Italiana di Biofilia (AIB) e Vivieco – segna l’avvio di un nuovo modo di vivere lo spazio urbano. Il primo progetto prenderà il via a Roma, in particolare nel parco Tufilli di Torre Angela, Municipio VI, con un duplice obiettivo: contrastare la violenza sulle donne e rigenerare aree urbane abbandonate, trasformandole in presìdi di bellezza e serenità.
Bosco Rosso punta a creare nuove aree cittadine in cui tecnologia (utilizzata per migliorare la vita e il benessere), rigenerazione urbana e attenzione sociale si incontrano. Il tutto grazie all’impiego di sistemi tecnologici avanzati, come la videosorveglianza intelligente nel rispetto della privacy e della normativa vigente, in collaborazione con Istituzioni, Forze dell’Ordine e Associazioni.
L’obiettivo è creare luoghi sicuri, capaci di prendersi cura delle persone, in cui donne e uomini si sentano protetti. Un invito a riscoprire il valore del tempo lento, della natura come terapia, della sicurezza come diritto quotidiano.
Il cuore del progetto è la natura, che si fa strumento attivo di rinascita. Bosco Rosso si propone infatti di recuperare spazi abbandonati o riqualificare aree verdi, trasformandole in una vera e propria “rete di sicurezza”.
L’ambiente gioca un ruolo fondamentale: numerosi studi dimostrano che il contatto con la natura riduce stress e aggressività, rafforza il senso di sicurezza e migliora significativamente la qualità della vita.
Un progetto fatto di comunità, natura e futuro
Il parco vuole offrire una varietà di attività, pensate come punti di aggregazione per giovani e famiglie, con proposte ricreative e artistiche come, ad esempio, laboratori teatrali, corsi di autodifesa, supporto psicologico e momenti di dialogo con le Forze dell’Ordine. Dove possibile, saranno presenti anche chioschi e piccoli punti di ristoro.
La finalità è rendere Bosco Rosso un luogo vivo, di condivisione, in cui ogni persona possa sentirsi al sicuro, in qualunque momento della giornata.
Il progetto vuole dare risposta a quel senso di insicurezza che molte donne provano quando si trovano sole per strada, o quando rinunciano a una semplice passeggiata nel verde per paura che possa accadere qualcosa.
Non a caso il nome Bosco Rosso richiama le panchine rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
In questo luogo, i visitatori avranno la possibilità di rilassarsi senza paura. Un progetto pilota che guarda al futuro, destinato a crescere e a espandersi in tutto il territorio italiano.
Un luogo pensato per accogliere, ascoltare e tutelare.