“Rispettate il lavoro degli altri, nessuno vuole negare il diritto di manifestare ma per noi commercianti è stata l’ennesima giornata persa in un periodo di crisi nerissima”. Gianni Battistoni, presidente dell’Associazione Via Condotti, in poche parole riassume a ‘’Il Messaggero’’ gli umori e il clima che si è respira in Centro.
È tornata l’immagine dei blindati a Trinità dei Monti, il fotogramma degli agenti di polizia schierati mentre cercano di respingere i manifestanti in Centro.
Da una parte, a piazza del Popolo, il sit-in di chi è contrario al green pass e che ha gridato contro la “tirannia sanitaria”, c’erano anche commercianti e gestori di locali ad esempio.
Dall’altra alcuni degli esercenti del Centro di Roma, ossia di chi prova a racimolare un po’ di serenità vista la crisi nerissima causata dalla pandemia e che, nonostante le riaperture e la fine del lockdown, non è affatto passata.
“Ormai c’è il deserto dei Tartari – dice Battistoni – tra crisi e manifestazioni noi commercianti come facciamo a sopravvivere?”. E ancora: “II Centro è stressato da tempo da sit-in e vari eventi, in primis viene danneggiata l’architettura di piazza del Popolo e poi a farne le spese come sempre siamo noi commercianti, è ora di smetterla – aggiunge Battistoni – se si manifesta si deve comunque rispettare il lavoro degli altri”.
E conclude: “Bisogna pensare anche alle immagini del Centro sotto assedio, con i blindati, immagini che fanno il giro del mondo, Roma all’estero già appare sporca, immersa nell’emergenza rifiuti, poi arrivano anche le immagini dei blindati in piazza di Spagna”.
Maria Letizia Rapetti, dell’associazione via del Babuino ieri spiegava sempre al ‘’Messaggero’’ : “Noi siamo favorevoli al green pass, siamo indignati per quello che è accaduto oggi, si tratta dell’ennesima giornata negativa per il Centro, i negozianti sono stanchi di questa situazione, purtroppo siamo con le mani bloccate anche perché il turismo non c’è, non si sa cosa accadrà a settembre e sono già tanti i negozi che hanno chiuso in Centro”.
Insomma, da una parte il diritto di manifestare, dall’altra il rispetto delle regole e la voglia di sopravvivere alla crisi. “E stato l’ennesimo blocco – aggiunge Rapetti – in una città dove siamo già tutti precari. Roma, il Centro , dal punto di vista commerciale, è già al collasso”.
Oltre ad alcuni commercianti del Centro, a protestare sono stati anche i residenti dei vicoli storici. “C’è stato chi non è riuscito a tornare a casa perché piazza del Popolo era bloccata – protesta Roberto Tornassi, presidente della associazione “‘Residente campo Marzio'”.