Vuoi un po’ il ritorno alle normali attività post-Covid, vuoi la ripresa dalle festività natalizie, vuoi l’aumento dei bimbi che si sono presi l’influenza, si può dire che non ci sia palazzo a Roma che non abbia una famiglia con un problema da affrontare: quello della babysitter.
Il passaparola – scrive la cronaca romana del Messaggero – non basta più: la vicina di casa ormai è così impegnata che è praticamente impossibile trovare una tata a ore in grado di guardare i figli. È aumenta ta del 50% la richiesta: sia da un mese all’altro (dicembre 2022 su gennaio 2023), sia in un raffronto tra il primo mese del 2023 con lo stesso del 2022. La caccia è aperta. E le mamme si trovano sempre più in difficoltà, tra picchi di malanni di stagione e il ritorno del lavoro in presenza, la domanda di una tata è in crescita.
Una soluzione oggi, si legge sul quotidiano romano, è quella di cercare online: ci sono piattaforme che associano domanda e offerta e che fanno in modo che le famiglie possano trovare la persona che fa al caso loro. Sitly, una delle più grandi realtà del settore, ha fotografato a Roma un aumento nel primo mese del gennaio 2023 del 50% delle iscrizioni dei genitori rispetto allo stesso periodo del 2022. “È il segno di un aumento di richieste arrivate – spiega Laura Sciolla, responsabile della comunicazione per l’Italia del portale internazionale – Roma è la seconda città italiana dopo Milano ad avere questo notevole aumento. A cosa è dovuto? Ci sono diversi fattori che spingono a cercare una babysitter: si toma alle attività ordinarie, spesso i nidi pubblici sono carenti e non ci sono più i nonni che si prendevano curadei bimbi. Oppure manca totalmente quel senso di “villaggio” che invece c’era un tempo”.
Anche Babisits è una delle piattaforme internazionali più grandi, E anche qui c’è stato un trend in crescita: “La nostra previsione del gennaio del 2023 è di un aumento del 44% della domanda rispetto a dicembre – spiega Francesca Feltrin, community manager per l’Italia della piattaforma Babisits – Un trend in aumento che abbia mo riscontrato dagli ultimi due anni”. Ovvio che, anche in questo caso, mamme e papa possono selezionarle sulla base delle caratteristiche che loro ritengono più congeniali per i loro bambini. “Tante sono le richieste ma diventa davvero difficile trovare una persona disponibile”, commenta Elisa, 45 anni, mamma di Gabriele, che da la caccia a una tata dalle parti di piazza Bologna. I genitori romani sono diventati particularmente selettivi: controllano e ricontrollano tutte le caratteristiche delle persone che si presentano come babysitter. E questo fa rallentare molto la selezione. A Roma, la paga media (di 10 euro, come Milano), è superiore di due euro rispetto alla media nazionale. Ma il prezzo dipende anche dall’urgenza della chiamata e dal momento dell’anno in cui si chiede l’aiuto.