Cibi pronti, Roma capitale del take away

Con un giro d'affari di 784 milioni in città e di 840 milioni nel Lazio

Da Nord a Sud cresce nel 2018 la passione degli italiani per cibi pronti e take away, con un incremento annuale di +1,8% delle aziende del comparto.

L’indicazione di mercato è della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi che ha realizzato uno studio su fonte registro imprese al primo trimestre 2018 e 2017. Dall’analisi emerge nel dettaglio che le imprese operanti nel settore sono ad oggi 37.715, mentre gli addetti sono circa 109 mila. Il giro d’affari è di 5,5 miliardi, con l’Emilia Romagna prima tra le regioni con 1,5 miliardi, seguita dalla Lombardia, 1,3 miliardi, e dal Lazio con 840 milioni.

Nella classifica tra i territori, è Roma a detenere la leadership con 784 milioni, seguita da Ravenna con 578 milioni, Milano con 332 milioni, Monza con 300 milioni, Parma con 291 milioni, Modena con 239 milioni, Napoli con 195 milioni, Brescia con 182 milioni, Rimini con 147 milioni, Bergamo con 134 milioni, Mantova con 125 milioni e Pavia con 118 milioni. I ricercatori sottolineano infine che la Capitale (3 mila imprese, 8% nazionale), Napoli (1.969, 5,2%) e Milano (1.888, 5%) sono le aree che concentrano il maggior numero di attività. Seguite da Torino (1.546), Bologna (845) e Catania (810). Aosta (+15,4%), Isernia (+12%), Parma (+8,4%) e Piacenza (+7,9%) i territori che crescono di più. Lombardo è invece il primato per la presenza di imprenditori stranieri con Lecco (62,4%), Milano (60,6%) e Lodi (53,3%).

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