“C’è al momento una scarsa comunicazione da parte delle istituzioni in merito all’organizzazione di questa fase della campagna vaccinale, appena partita con la somministrazione delle terze dosi di vaccino anti-Covid ai soggetti immunodepressi, e attendiamo indicazioni dagli organi preposti rispetto alla possibilità di una somministrazione contemporanea del vaccino anti–Covid e dell’antinfluenzale. Forse prima di fare annunci un pò di coordinamento non sarebbe male”. Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta l’annuncio del via libera in Lazio alla somministrazione della terza dose di richiamo anti-Covid contestualmente al vaccino antinfluenzale.
“Sulla possibilità di una eventuale co-vaccinazione, con la somministrazione della terza dose anti-Covid insieme all’antinfluenzale – afferma Anelli all’ANSA – l’indicazione dovrebbe arrivare dal Cts, ma tocca anche all’Agenzia italiana del farmaco Aifa fornire indicazioni e chiarimenti, e ci aspettiamo un’ipotesi anche dall’Aifa”. La terza dose anti-Covid, sottolinea, “è già partita e la si sta somministrando ai soggetti immunodepressi. Il Cts ha ora deciso di estenderla ai residenti nelle Rsa e agli over-80, ma bisogna capire quale sarà l’organizzazione. Per le Rsa saranno le asl a doversi organizzare, ma per gli over-80 da rivaccinare bisognerà considerare che ci sono delle complicazioni poichè una parte di questi soggetti, ad esempio, non è in grado di muoversi e spostarsi e andrà raggiunta in altro modo”.
Dunque, “un’indicazione generale su come procedere – rileva il presidente Fnomceo – è necessaria, altrimenti il rischio è quello solito di una sanità ‘molteplice’ in cui ogni Regione fa quello che vuole”. Inoltre, conclude, “credo che i vaccini antinfluenzali arriveranno dopo il 15 ottobre mentre la terza dose per i residenti nelle Rsa e gli over-80 dovrebbe partire a breve, e quindi non sono certo che si riuscirà eventualmente a procedere con le due vaccinazioni insieme”.