Covid 19, parlano gli esperti: Massimo Magnanti

Un'altra voce esperta ci parla di Covid 19. Il Direttore del Pronto Soccorso del S. Filippo Neri e suggerisce di tenere alta la guardia

Le mascherine

 

Secondo il direttore del pronto soccorso del San Filippo Neri, Massimo Magnanti, è fondamentale mantenere alta la guardia finché non si trova terapia e vaccino

«Con il virus si dovrà convivere dobbiamo cambiare abitudini» Lo sostiene  Magnanti, direttore del Pronto soccorso del San Filippo Neri, intervistato da ‘’Il Messaggero’’, rilevando che prende corpo una riduzione dei casi oggettiva. «Dopo 3 giorni con numeri diversi da quelli di poco tempo fa, possiamo dirlo, è molto importante – rileva – ciò che sta avvenendo, è una conquista».

Magnanti spera che questi numeri si mantengano e scendano ancor più. ’’Dovremo prepararci – avverte – a convivere con l’infezione, che ancora non sappiamo bene come si comporterà da qui ai prossimi mesi ma resterà. Dovremo mantenere livelli molto alti di attenzione. Inizia una fase di convivenza con il covid, mantenere percorsi separati anche se i numeri potrebbero ridursi ancora. Massima attenzione comunque».

«Per 100mila  tamponi fatti e 5mila positivi nel Lazio – precisa – 30/40mila positivi sono circolati nella regione, per fortuna l’80 e passa per cento hanno avuto pochi sintomi specie i giovani, sotto i quaranta, casi sporadici hanno avuto complicanze importanti, gli altri poco più di un raffreddore».

Secondo Magnanti è stato fatto un bel lavoro, a livello ospedaliero e di medici di famiglia, hanno gestito tantissime persone a casa, questo sistema dovrà continuare per forza di cose. ‘’Ma è una grande risposta collettiva, di rete – osserva – tutti hanno fatto la loro parte. La nostra regione ha risposto bene, purtroppo agevolata dall’esperienza di chi ci ha preceduto».

Per Magnanti ora occorre continuare a capire sempre per tempo con i medici di famiglia, con i numeri regionali, quando compare la patologia se conviene andare in pronto soccorso o si può affrontare a casa, senza assalti agli ospedali.

‘’E mantenere – sottolinea – i comportamenti di adesso, il virus circolerà ancora a lungo finché non troveremo una soluzione terapeutica importante ancor meglio un vaccino. Nel frattempo tutti dobbiamo cambiare abitudini, mantenere distanziamento sociale, mascherine, igiene. Alta la guardia, sperando che il periodo non sia troppo lungo. Il virus si è diffuso tantissimo, non scompare, paucisintomatici e asintomatici hanno influito, involontariamente non hanno assunto comportamenti protettivi, bisogna avere pazienza ancora».

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