Covid-19: vaccino più efficace fra i giovani, le donne e non fumatori

Studio La Sapienza-Umberto I a 6 mesi fra 2065 sanitari

La risposta anticorpale al vaccino anti COVID-19 e’ migliore nelle donne, nei giovani, nei non fumatori e in assenza di malattie ad alto rischio di eventi cardio-vascolari e si mantiene anche dopo sei mesi dalla prima dose: i risultati dello studio coordinato da Sapienza Universita’ di Roma e dal Policlinico Umberto I di Roma.

Nel corso dell’assemblea della Facolta’ di Medicina e odontoiatria della Sapienza, che si e’ tenuta martedi’ 19 ottobre, sono stati presentati i risultati dello studio sulla risposta anticorpale a distanza di 2 e 6 mesi dalla seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech in 2065 operatori sanitari (Eta’: 46+13 anni; 63% donne).

La ricerca, promossa e incentivata direttamente dalla Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni e dal Direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba, ha messo in evidenza che a distanza di 2 mesi dalla seconda dose di vaccino, solo lo 0,14% (3 soggetti) dei soggetti ha mostrato una insufficiente risposta anticorpale.

Inoltre, la presenza di patologie concomitanti, ad alto rischio di eventi cardiovascolari, come ipertensione, diabete e dislipidemia e’ legata ad un piu’ basso titolo di anticorpi. La risposta immunitaria piu’ bassa riguarda anche chi fuma, in modo determinante. A distanza di 6 mesi dalla prima dose di vaccino, il titolo di anticorpi si e’ ridotto di circa il 75% ma, la maggior parte dei soggetti mostrava ancora una buona risposta anticorpale: passando dalla mediana a 2 mesi di 626 AU/ml a quella a 6 mesi di 147 AU/ml. Inoltre, solo lo 0,8% (12 soggetti) mostrava una risposta anticorpale insufficiente.

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