Covid, allarme per focolaio nell’ospedale Sant’Eugenio

Tra i contagiati anche operatori sanitari. Chiusi tre reparti

foto @Asl Roma2

Interi reparti in quarantena, ingresso vietato ai visitatori, tamponi a tutto il personale, “zone grigie” al Pronto Soccorso. E’ allarme per un focolaio Covid all’ospedale Sant’Eugenio di Roma dove sono stati chiusi tre reparti, negli ultimi giorni.

“Nefrologia, Medicina e Geriatria sono rimasti ufficialmente inaccessibili per almeno due giorni. Trascorrono inesorabili le ore, i nostri referenti locali ci informano di file interminabili di colleghi al Drive In per il tampone. Seduta stante, vogliamo che ci dicano quanti infermieri si sono già contagiati. E soprattutto, per la tutela dei professionisti della salute, abbiamo già inviato una nostra richiesta ufficiale che arriverà nelle prossime ore sul tavolo della Direzione Sanitaria del Sant’Eugenio. Nessuno osi nascondere la verità con comunicati laconici o con percentuali che girano intorno ai fatti, senza centrare la gravità di quanto sta accadendo”.

Così Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up.

“Come è possibile un focolaio in questo momento? Si tratta della variante Delta? E allora perché tardano ancora le decisioni ufficiali e definitive sulla terza dose per gli operatori sanitari? Sentiamo solo parlare di ipotesi, di obbligo vaccinale per tutti, ma intanto gli infermieri, a 16 mesi dall’inizio della Pandemia, continuano a mettere a repentaglio la loro vita nelle corsie”, “chiediamo di sapere cosa è accaduto, quanti infermieri si sono contagiati, e soprattutto con quale periodicità il personale viene sottoposto a regolari controlli, con relativa tipologia”.

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