Covid, Gimbe: allerta terapie intensive nel Lazio

Molte regioni verso zona arancione a fine mese

photo credit: Agenas

L’enorme quantita’ di nuovi casi “incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali, di conseguenza, molte regioni si avviano verso la zona arancione entro fine mese”.

Cosi’ il presidente della Fondazione Gimbe, Cartabellotta facendo il punto sui posti letto ancora disponibili che, in caso di occupazione da parte di pazienti Covid, porterebbe ciascuna Regione in zona arancione al netto di un eventuale incremento dei posti. Calabria e Piemonte sono a 0 posti disponibili in intensive e in area medica, Liguria 0 area medica e 1 posto in intensiva, Sicilia 0 in area medica e 4 intensive.

Gimbe elabora i dati forniti dalle regioni all’Agenas all’11 gennaio scorso. Gimbe spiega che “l’enorme quantita’ di nuovi casi in continua crescita sta progressivamente saturando gli ospedali sia perche’ ‘incontra’ una popolazione suscettibile troppo numerosa (2,2 milioni di 0-4 anni non vaccinabili, 8,6 milioni di non vaccinati e oltre 15 milioni in attesa della terza dose) sia, in misura minore, per i fenomeni di ‘escape’ immunitario della variante Omicron”.

In particolare nello scenario regionale contenuto nel monitoraggio indipendente Gimbe, emerge che la Valle d’Aosta ha zero posti letto in area medica e 1 in terapia intensiva, avvicinandosi alla fascia aroncione; se si considerano le arere mediche, con zero posti la Lombardia e’ in arancione ma conserva ancora 50 posti nelle terapie intensive; la Pa di Trento ha all’attivo 33 posti in area medica mentre ha zero posti disponibili in terapia intensiva e quindi si affaccia alla zona arancione; il Friuli Venezia Giulia ha in arancione le terapie intensive perche’ ha zero posti, mentre ha 30 posti in area medica; le Marche sono in arancione per la disponibilita’ di posti in terapia intensiva ma hanno 49 posti in area medica; il Lazio si presenta con zero posti per le terapie intensive ma 343 per i posti in reparto; il Veneto zero posti in terapia intensiva ma 296 posti disponibili in area medica; la Toscana zero posti in intensiva ma 402 disponibili in area medica. L’Umbria ha all’attivo 1 posto in area medica e 3 in terapia intensiva.

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