Covid: in Italia calano i casi ma crescono i ricoveri. E arriva anche l’influenza

In sette giorni, le ospedalizzazioni hanno infatti registrato un balzo del +37%. L’influenza stagionale, avvertono gli esperti, quest’anno sarà particolarmente pesante. Oms e Ue raccomandano la doppia vaccinazione

Se i casi di Covid-19 in Italia stanno iniziando ad evidenziare un rallentamento nella velocità di crescita, non altrettanto si segnala purtroppo per i ricoveri: in sette giorni, le ospedalizzazioni hanno infatti registrato un balzo del +37%. I reparti ordinari, dunque, sono sempre più occupati da pazienti Covid, mentre l’occupazione delle terapie intensive resta stabile al 2% e sotto il livello di allerta.

Il tutto mentre si attende l’arrivo dell’influenza stagionale che quest’anno, avvertono gli esperti, sarà particolarmente pesante. Il rischio è dunque quello di una doppia epidemia Covid-influenza per prevenire la quale le autorità sanitarie raccomandano fortemente la doppia vaccinazione, anche in una stessa seduta.

A segnalare il forte aumento dei ricoveri nell’ultima settimana è la rilevazione dell’11 ottobre negli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere): in 7 giorni il numero dei pazienti è salito del 37%. L’incremento, in linea con quello del 39% registrato nella settimana precedente, è, tuttavia, quasi completamente relativo ai cosiddetti pazienti Con Covid, arrivati in ospedale per la cura di altre patologie e trovati incidentalmente positivi al virus attraverso il tampone pre-ricovero. Per quanto riguarda i pazienti pediatrici, si registra in sette giorni un calo del 38% di minorenni ricoverati. Nelle 24 ore invece, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) rileva che la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sale di un punto, arrivando al 10%, e cresce in 7 regioni: tra queste, 5 Regioni superano la soglia di allerta del 15% (Calabria 16%, Friuli Venezia Giulia 19%, Umbria 27%, Pa Bolzano 28% e Valle d’Aosta 45%). L’occupazione delle terapie intensive resta invece stabile al 2% e sotto il livello di allerta del 10%.

La situazione epidemiologica, afferma Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, “sta peggiorando perché c’è una parte molto grande di popolazione suscettibile e quindi vulnerabile alla malattia grave: stiamo parlando di 7 mln di persone che non si sono vaccinate e 14 mln che non hanno avuto la quarta dose e che costituiscono quindi una platea molto vulnerabile ad un virus molto contagioso”.

Numeri ancora alti anche nei dati giornalieri. Sono 47.763 i nuovi contagiati nelle ultime 24 ore (ieri 65.925), secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 69 (ieri 80) ed il tasso di positività è del 19,5% (ieri 19,8%). Negli ospedali sono 228 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (ieri 224), ovvero 4 in più, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 6.484 (225 in più).

A preoccupare è anche l’influenza stagionale. In particolare, la co-circolazione del Covid19 e dell’influenza “potrebbe mettere a rischio i più vulnerabili e i nostri sistemi sanitari quest’inverno. Insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), incoraggiamo tutti a farsi avanti per la vaccinazione contro entrambi i virus”, è l’appello della commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides. I vaccini, ribadisce, “salvano le vite”.

Sulla stessa linea anche le società scientifiche mediche: “Vaccinarsi contro l’influenza e contro il Covid è una cosa fortemente positiva. Non si corre alcun rischio, anche con la co-somministrazione, ed è uno degli elementi che può determinare l’andamento risolutivo di entrambe le patologie nel corso dell’autunno-inverno”, ha affermato Claudio Cricelli, presidente Società Italiana di Medicina Generale (Simg), alla conferenza stampa organizzata con la Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit ) e la Società Italiana d’Igiene (Siti) per lanciare la nuova campagna vaccinale contro l’influenza. È inoltre fondamentale, avvertono gli esperti, che le persone non aspettino l’ultimo momento a vaccinarsi perchè quest’anno dovremo affrontare un’influenza particolarmente ‘aggressiva’ visto che le nostre difese immunitarie negli ultimi due anni, per via della Pandemia, non sono state sollecitate. (di Manuela Correra per Ansa)

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