In aumento l’incidenza dei contagi da Covid-19 fra i bambini con meno di dieci anni, tasso di ospedalizzazione per i non vaccinati sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo, letalità trenta volte superiore per gli over 60 non sottoposti a immunizzazione. Sono i principali dati che emergono dal rapporto di sorveglianza integrata Iss (Istituto Superiore di Sanità) sul monitoraggio Covid-19, pubblicato sul sito Epicentro dell’Istituto.
Nell’ultima settimana, ha indicato il documenti, le infezioni da coronavirus nella fascia 0-9 anni sono salite leggermente sopra i 50 ogni 100mila abitanti: un dato che non si registrava da inizio maggio. L’incidenza nella fascia di età 10-19 è pari a 156 ogni 100mila abitanti, nella fascia 20-29 è pari a 146 ogni 100mila abitanti e nelle fasce 30-39 e 40-49 è pari nell’ordine a 79 e 56 ogni 100mila abitanti.
Il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni per chi non si è vaccinato è stato oltre sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo, vale a dire 52 ricoveri contro 7 ricoveri ogni 100mila abitanti.
Secondo il rapporto dell’Iss, che abbraccia un periodo che va dal 26 luglio all’8 agosto, chi si contagia di Covid tra gli over 80 e non è vaccinato ha una probabilità di morte venti volte superiore rispetto a chi ha completato il ciclo di vaccinazione con due dosi. Tra i 60 e i 79 anni la differenza tra i vaccinati e non sul rischio di morte è ancora più marcata: 30 volte maggiore per chi non si è sottoposto a ciclo di immunizzazione.
Nel report, l’Iss porta inoltre alla luce il cosiddetto “effetto paradosso”: con l’incremento delle vaccinazioni, i dati su contagi, ricoveri e decessi possono essere simili tra vaccinati e non, visto il numero più esiguo di quest’ultima categoria di persone.