L’introduzione della ventilazione meccanica nelle scuole per ridurre il rischio di contagio da Covid e scongiurare le chiusure. C’e’ questo al centro delle raccomandazioni dell’Istituto Spallanzani di Roma e dell’Universita’ La Sapienza per gli edifici scolastici.
“Le strategie di ventilazione meccanica devono includere, oltre al contenimento del rischio di contagio (sistemi di filtrazione dell’aria) il soddisfacimento del comfort ambientale (sistemi per il riscaldamento dell’aria immessa) e la necessita’ di risparmio energetico (sistemi di recupero del calore)”, si legge nel documento In mattinata si e’ tenuto un incontro proprio tra il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, e Livio De Santoli, prorettore per la sostenibilita’ della La Sapienza ed esperto di impianti di climatizzazione.
Nel corso della riunione si sono discussi i possibili interventi, da suggerire alle competenti autorita’, “per scongiurare la chiusura” delle scuole. In particolare si propone di “diminuire la concentrazione del virus attraverso la ventilazione meccanica, fino a tre volte piu’ efficace dell’areazione naturale che non risulta in grado di provvedere ai corretti valori di ricambio d’aria esterna per la limitazione del rischio di contagio”. La premessa e’ che le scuole sono ambienti “a piu’ elevato tasso di occupazione continuo” e che “la riduzione del rischio di contagio per SARS-CoV-2 si puo’ ottenere anche attraverso la diluizione della concentrazione dell’agente virale”.
Le due istituzioni, quindi, auspicano che il “Governo predisponga un Piano Marshall triennale per la messa a norma e l’adeguamento degli edifici scolastici”. Una sollecitazione in parte simile a quella dei presidi che a Roma e nel Lazio, per voce dell’Anp, hanno chiesto a Comune, Regione e Citta’ Metropolitana “la presa in carico della realizzazione di impianti di areazione”.