Covid: monitoraggio Spallanzani, nel Lazio variante Delta al 57%

"Non vi sono ad oggi segnali di un incremento del carico assistenziale delle strutture ospedaliere ed in particolare dei servizi di terapia intensiva". 

Il Servizio Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Malattie Infettive, unita’ del Dipartimento di Epidemiologia e Diagnostica dell’Istituto Spallanzani di Roma, ha avviato l’analisi dei dati della indagine regionale sulle varianti di SARS CoV 2.

Questa indagine fa parte di un piano di sorveglianza deciso dalla Regione Lazio che ha Istituito una rete di laboratori ad hoc coordinata dal Laboratorio di Virologia dello Spallanzani, I test sono stati eseguiti, oltre che dal laboratorio dello Spallanzani, dai Laboratori dell’IFO e dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio. L’indagine, spiega lo Spallanzani, ha riguardato 238 campioni analizzati tra il 28/06 e il 10/07/2021, che avevano una carica virale sufficientemente alta da consentire la caratterizzazione delle varianti. La variante alfa e’ stata riscontrata in 57 campioni (23,9%), la variante gamma in 45 (18,9%) e la variante delta in 136 (57,1%) .

“Questi dati – conclude – non si discostano da quanto era atteso sulla base dei dati precedenti e dei dati nazionali. C’e’ da notare che nel periodo considerato si e’ riscontrato solo un modesto aumento delle diagnosi di Covid 19 nella regione, e non vi sono ad oggi segnali di un incremento del carico assistenziale delle strutture ospedaliere ed in particolare dei servizi di terapia intensiva”.

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