Covid, Oms: l’emergenza è finita

Tre anni sull'ottovolante tra restrizioni e lockdown

L’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanita’, ha rimosso l’emergenza internazionale per la pandemia di Covid-19, dichiarata il 30 gennaio 2020. L’attesa decisione e’ stata ufficializzata dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la riunione di ieri del comitato di emergenza che ha analizzato l’attuale situazione epidemiologica. Il Covid ha complessivamente infettato almeno 765 milioni di persone causando la morte di circa 20 milioni. Dall’inizio di quest’anno il numero dei contagi e delle vittime si e’ andato progressivamente riducendo a livello globale: nell’ultima settimana di aprile, l’Oms ha accertato 630 mila casi e 3.500 morti nel mondo, mentre nello scorso gennaio i positivi erano oltre un milione 300 mila e i morti 14 mila, in prevalenza per effetto della nuova ondata di casi in Cina.

Le tappe

Un incubo iniziato quasi tre anni e mezzo fa. Ecco le tappe che hanno segnato il lungo cammino della pandemia. 31 dicembre 2019: le autorità cinesi diffondono la comunicazione di un focolaio di polmonite di origini sconosciute a Wuhan. 29 gennaio 2020: vengono ricoverati all’ospedale Spallanzani due turisti cinesi positivi al Sars-CoV-2 e già in gravi condizioni. 30 gennaio 2020: Oms dichiara l’emergenza sanitaria internazionale per il Covid-19 31 gennaio 2020: in Italia è dichiarato lo stato di emergenza e il ministro Speranza firma l’ordinanza che chiude i voli da e per la Cina, ma il virus già circola, silente, al nord. 18 febbraio 2020: il primo caso a Codogno e la zona Rossa in Lombardia. I contagi, pur se limitati al nord Italia, galoppano. 5 marzo 2020: vengono chiuse scuole e università. 9 marzo 2020: con il dpcm annunciato in tv dal premier Giuseppe Conte, l’Italia entra in lockdown.

#Tuttiacasa fino al 3 maggio. 11 marzo 2020: con 100mila casi nel mondo e oltre 100 Paesi colpiti, l’Oms parla per la prima volta di pandemia. 18 marzo 2020: nelle strade deserte di Bergamo silano mezzi militari carichi di bare, l’immagine diventa il simbolo della tragedia. 4 maggio 2020: inizia la prima fase di allentamento delle misure 18 maggio 2020: gli italiani tornano, distanziati, ai loro riti, 3 giugno 2020: è permessa la circolazione tra regioni. 6 novembre 2020: la nuova ondata di contagi Covid-19 porta a nuove restrizioni, tra cui il coprifuoco nazionale, e vengono introdotti i colori delle regioni in base al rischio 21 dicembre 2020: per evitare l’allargamento dei contagi durante le festività, tutta l’Italia entra in Zona Rossa con il divieto di spostarsi fra regioni nel periodo di Natale. 27 dicembre 2020: l’anno si chiude con l’approvazione del primo vaccino a mRna, quello di Pfizer/BioNtech, seguito da Moderna. 11 gennaio 2021: riprende la scuola in presenza alle superiori mentre viene messo a punto il Green pass. 6 febbraio 2021: l’Aifa dà il via libera agli anticorpi monoclonali, primi farmaci specifici. 21 giugno 2021: la campagna vaccinale prosegue spedita il coprifuoco è abolito.

28 giugno 2021: decade l’obbligo di mascherina all’aperto e cambiano i parametri per i colori delle Regioni 1 settembre 2021: la certificazione verde diventa obbligatoria per i mezzi di trasporto di medio-lunga percorrenza. La capienza di teatri e cinema torna al 100%, riaprono discoteche. 7 gennaio 2022: scatta l’obbligo di vaccinazione per gli over50. 1 aprile 2022: cessa lo stato d’emergenza in Italia, niente più quarantena per i contatti stretti di positivi. 1 maggio 2022: via l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, ma non alcune eccezioni come i mezzi di trasporto, dove resterà in vigore fino a ottobre 2022. 15 giugno: finisce l’obbligo vaccinale per insegnanti, forze dell’ordine e i cittadini dai 50 anni in su, mentre per gli operatori sanitari cesserà il primo novembre 2022. 1 maggio 2023: arriva lo stop all’obbligo di mascherine negli ospedali mentre resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2023 nelle rsa e reparti con pazienti fragili.

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