Tre mesi dopo la sconfitta elettorale in Campidoglio, Virginia Raggi torna sotto i riflettori per le sue scelte vaccinali. Ieri la Repubblica ha pubblicato una foto dell’ex sindaca in coda di fronte ad una farmacia con il volto celato dal cappuccio della felpa in attesa di sottoporsi ad un tampone. Raggi ha contratto il Covid a novembre 2020, successivamente non ha mai dichiarato pubblicamente se si sia sottoposta o meno al vaccino.
Oggi l’ex sindaca M5s puntualizza: “Non stavo facendo nulla di illegale e, a differenza di quanto qualcuno vuole insinuare, non ero in ‘incognito’ solo perche’ indossavo un cappuccio per difendermi dal freddo. Se avessi voluto nascondermi avrei cercato una farmacia senza fila”. Poi sottolinea: “Ma il punto non e’ questo. E’ piuttosto il clima di odio e discriminazione che si sta generando nel Paese attraverso l’etichetta ‘no-vax’. Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe”.
Secondo Raggi: “Le divise, vax e no-vax, sono sbagliate perche’ creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi. Per questo motivo ringrazio tutte le persone che mi hanno espresso solidarieta’, dopo che il ‘mostro’ e’ stato sbattuto in prima pagina: lo hanno fatto al di la’ della loro scelte personali rispetto al vaccino Covid e senza tener conto della diversa appartenenza politica. Quanto al vaccino Covid lo ripeto: e’ una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico”.
L’ex sindaca, dunque, non specifica se si sia vaccinata. In campagna elettorale gli avversari di centrosinistra avevano bollato la sua posizione come ‘ni vax’. Negli ultimi giorni Carlo Calenda le ha chiesto di “chiarire se si e’ vaccinata o meno e qual e’ il suo pensiero sui vaccini”. Il deputato renziano Luciano Nobili attacca: “Virginia Raggi novax, seminascosta dal cappuccio, accompagnata dalla scorta, a fare il tampone per evitare il vaccino. Una vergogna assoluta”. Mentre l’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio Alessio D’Amato commenta: “Non bisogna seguire i cattivi esempi. Poi ognuno fa le proprie scelte. Se sono esponenti pubblici dovrebbero giustificare alla pubblica opinione, perche’ non intendano vaccinarsi qualora non lo siano”.
“Virginia Raggi per me è un’avversaria politica, sicuramente, ma a tutto c’è un limite: che qualche giornale e qualche politico attacchino l’ex sindaco perché era tranquillamente in coda fuori da una farmacia romana per fare un tampone, come fanno altre migliaia di cittadini ogni giorno, è inaccettabile. Mala tempora currunt”. Lo scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini.
“Non potendo parlare della figura del sindaco Gualtieri, su cui i giornali di regime giustamente non spendono mezza parola, tutta l’attenzione mediatica è nuovamente concentrata su Virginia Raggi, come del resto è stato nei precedenti cinque anni di consiliatura. Adesso si sono inventati una nuova polemica mettendola in croce per aver fatto la fila per un tampone in farmacia. Insomma, l’ennesimo attacco politico ai danni della ex sindaca che nulla ha a che vedere con il dato sanitario o di salute pubblica. Il morboso e perverso attenzionamento nei suo confronti continua: sapevamo che molti giornali avevano un debole per lei, ma non immaginavamo fino a questo punto…”. , afferma Daniele Diaco, consigliere capitolino del M5S.
“Quindi ogni persona che è in fila per farsi i tamponi è NoVax? Chiedo per un’amica”, ha poi scritto su Twitter Andrea Severini, marito della sindaca di Roma Virginia Raggi.