Covid: terza dose, nel Lazio il vaccino prenotato non c`è

Denuncia dei medici: non ci consegnano le fiale e dobbiamo mandare via i pazienti. Si aggiunge la protesta dei sanitari: non ci hanno ancora pagato i sieri contro l'influenza del 2020

La Regione Lazio annuncia che è pronta «a somministrare contemporaneamente antinfluenzale e richiamo Covid già dalla prossima settimana», ma i medici di famiglia sin d’ora faticano per riuscire ad avere flaconcini delle terze dosi nei tempi stabiliti. Com’è accaduto ieri ad un medico di base con studio nel quartiere Fleming, che non ha ricevuto la fiala richiesta alla farmacia dell’Asl Roma 1 e ha dovuto disdire gli appuntamenti per le vaccinazioni di sei ultra-ottantenni.

«Avevo inviato regolare richiesta all’Asl Roma 1 la scorsa settimana per avere un flaconcino Pfizer, ma non ho ricevuto risposte e il sistema informatico è in tilt (nella schermata compare solo la scritta «sì è verificato un errore»), così ho dovuto annullare le somministrazioni programmate per oggi per i primi sei pazienti ultraottantenni”, denuncia a ‘’Il Tempo’’ il medico di base, Alessandro Ricci, che ha inviato una e-mail di protesta all’Asl Roma 1.

Secondo le cifre fornite dalla Regione, «sono oltre 10 mila le prenotazioni effettuate dagli over 80 che hanno ricevuto la seconda dose entro il 31 marzo 2021» e altrettanti sono gli utenti super fragili (dializzati e trapiantati) già vaccinati nei giorni scorsi con la terza dose.

Ma dalla prossima settimana sarà disponibile anche il vaccino antinfluenzale gratuito per gli over 65, per le categorie a rischio, gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e i donatori di sangue.

La Regione invita a «contattare il proprio medico di famiglia a partire dalla prima settimana di ottobre», ma per i sindacati dei camici bianchi ci sono ancora diversi problemi da risolvere: «Con senso di responsabilità inizieremo la campagna di vaccinazione nel mese di ottobre, ma chiediamo a questa Direzione un ulteriore segnale di attenzione sull’applicazione degli accordi all’interno delle singole Aziende sanitarie locali», ha infatti scritto la segreteria provinciale della Fimmg all’assessorato regionale alla Sanità che aveva chiesto alle Asl di relazionare sulle pendenze arretrate entro fine settembre: «Dobbiamo purtroppo registrare l’ennesimo increscioso episodio relativo alla mancata corresponsione delle previste remunerazioni per la campagna vaccinale 2020-2021. Con la mensilità di agosto percepita in questi giorni, aspettavamo di vedere i pagamenti delle vaccinazioni antinfluenzali e antipneumo effettuate nella scorsa campagna.

Ciò non è invece avvenuto nella maggior parte dei casi con aziende Asl che non hanno proprio effettuato i pagamenti , come Frosinone e Rieti. Roma 3 , Roma 4, Roma 5 e Roma 6, Asl che hanno interamente pagato, Roma 2, Viterbo e Latina, Asl che hanno pagato in alcuni distretti si ed in altri no.

Purtroppo questi comportamenti a macchia di leopardo – conclude la Fimmg – soprattutto quando si annuncia l’inizio di una nuova campagna non aiutano a raggiungere l’obiettivo concordato con l’accordo siglato».

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