Epatite: allarme nel Lazio, secondo caso su bimba di 8 mesi

Sileri: 11 segnalazioni in Italia

Nel Lazio è allarme per un secondo caso sospetto di epatite acuta. “E’ stato segnalato dal Servizio Regionale delle Sorveglianze delle Malattie Infettive (Seresmi) un nuovo caso di sospetta epatite acuta ad eziologia sconosciuta in una bambina di 8 mesi ora ricoverata in buone condizioni generali. E’ in corso un approfondimento dell’indagine epidemiologica. Nessun allarmismo, ma rimane alto il livello di attenzione del Sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive. Si tratta del secondo caso autoctono nella nostra regione”, ha dichiarato l’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

In Italia al momento si contano undici segnalazioni, “delle quali due rispondono alla definizione di caso fornita dall’Oms, per altre quattro si attende l’esito degli approfondimenti, e due riguardano adolescenti di eta’ superiore ai dieci anni, per uno dei quali si e’ reso necessario il trapianto di fegato’. I numeri li ha snocciolato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri facendo il punto sui casi di epatite “sconosciuta” tra i giovanissimi, su cui c’e’ ‘massima attenzione ma nessun allarme eccessivo’. ‘Molti dei casi confermati in Gran Bretagna, e alcuni anche in Italia – ha spiegato Sileri – presentano una positivita’ agli adenovirus, virus che di solito provocano sintomi lievi come raffreddore, vomito e diarrea. Si potrebbe ipotizzare la comparsa di una nuova variante, oppure che i bambini piu’ piccoli siano immunologicamente meno protetti da questi virus, che durante la pandemia hanno avuto una circolazione molto ridotta. Non sembrano invece esservi collegamenti con il coronavirus, e tanto meno con i vaccini Covid-19, che in Italia possono essere somministrati soltanto a bambini al di sopra dei cinque anni di eta’ e in Gran Bretagna al di sopra dei dieci’. Sileri ha invitato i genitori i cui figli manifestino sintomi compatibili con l’epatite, soprattutto l’aspetto itterico, a mettersi in contatto con il pediatra per approfondimenti. Al momento i casi segnalati sono poche unita’, ma il ministero, ha detto Sileri, ‘ha ritenuto comunque utile allertare le proprie strutture che si occupano del monitoraggio sul territorio delle malattie infettive e delle epatiti acute per avere un quadro tempestivamente aggiornato della situazione’.

In totale nel mondo sono stati segnalati, ad oggi, circa 190 casi di epatite grave nei bambini sottolineano dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), Andrea Ammon, in un briefing virtuale. L’insorgenza della malattia e’ stata segnalata per la prima volta nel Regno Unito all’inizio aprile e da allora e’ stata identificata in almeno 12 paesi a livello globale. Sono inclusi 40 casi nell’Unione europea/Spazio economico europeo. L’Ecdc sta indagando sui casi di epatite grave nei bambini insieme alle autorita’ nazionali e all’Organizzazione mondiale della sanita’.

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