Il tema del Covid si lega alla crisi ucraina e alla necessita’ che il governo gestisca nel migliore dei modi l’accoglienza dei profughi. Domani il Consiglio dei ministri stanziera’ i fondi necessari ma i presidenti di Regione hanno chiesto all’esecutivo il massimo sostegno possibile. C’e’ il tema delle deroghe delle strutture avviate durante l’emergenza Covid. Una delle idee, per esempio, e’ quella di prevedere che gli hub vaccinali ma anche gli hotel-Covid possano essere utilizzati proprio per rispondere alle esigenze dell’accoglienza.
Il sottosegretario Garofali, nell’incontro sulle misure anti-Covid, ha ringraziato i governatori per il clima collaborativo dimostrato in questi anni. I presidenti di Regione hanno visto accogliere diverse richieste arrivate nei giorni scorsi.
Restano i dubbi nella Lega, perche’ – la tesi – il mantenimento del Green pass nei luoghi al chiuso provoca comunque problematicita’ ai gestori dei proprietari di ristoranti, da qui l’insistenza che prima di Pasqua si possa rivedere ulteriormente la misura.
Il passaporto sanitario rimarra’ in vigore fino al 30 aprile. Servira’ dall’inizio del prossimo mese il certificato verde base per i luoghi di lavoro e in caso di assembramenti, come per gli eventi sportivi e per i trasporti a lunga percorrenza. Fino al 30 aprile resta l’attuale regime sulle mascherine, ovvero l’obbligo al chiuso.
L’obbligo vaccinale resta fino al 15 giugno (rimarra’ per il personale nel mondo sanitario e nelle Rsa) ma dal 1 aprile decadono tutte le sanzioni tranne quella pecuniaria. Decadono le quarantene da contatto (via la Dad nelle scuole), sara’ previsto l’isolamento solo per i contagiati, anche se la Lega – riferiscono fonti di governo – insistera’ sulla necessita’ di mettere fine a quelle che considera “discriminazioni” tra chi e’ vaccinato e chi no.
Tornano dal primo aprile le gite scolastiche.
Con lo stop alla proroga dello stato di emergenza decadono la struttura commissariale e il Cts: fino al 31 dicembre ci sara’ un’unita’ operativa al ministero della Salute invece che la struttura del Cts. La possibilita’ di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore e’ prorogata al 30 giugno 2022. Il governo in ogni caso ha ribadito la necessita’ della cautela. Qualora ve ne fosse bisogno – si legge nella bozza del dl sul tavolo del Cdm – il ministero della Salute puo’, per esempio, per tutto il 2022 “introdurre limitazioni agli spostamenti da e per l’estero nonche’ imporre misure sanitarie in dipendenza dei medesimi spostamenti”. “Dobbiamo convivere col virus, con la consapevolezza che la drammaticita’ della pandemia e’ stata quando si sono riempite le terapie intensive e i reparti ospedalieri”, ha rimarcato il presidente della Conferenza Regioni, Fedriga.
Al termine del Consiglio dei ministri saranno il presidente del Consiglio Draghi e il ministro Speranza a illustrare la road map.