Galeotta fu la pandemia per una giovane coppia di avellinesi che vive a Roma. Dopo anni di lavoro nella Capitale, Michele Bello e Antonella Coppola (lui, informatico, lei, agente di viaggio) decidono di lanciare un progetto sull’enoturismo che li riavvicini, almeno virtualmente, alla terra d’origine, l’Irpinia. Una zona della Campania lontana dall’immagine soleggiata della costiera amalfitana o del golfo di Napoli, che ricorda invece, con i suoi verdi boschi, le colline e le temperature continentali, paesaggi quasi nordici. E che custodisce una varietà di vitigni notevole – 80 tipi di Taurasi (tra cui tre storiche Docg Taurasi), 60 di Fiano e altrettanti di Greco di Tufo – ma ancora poco nota al di fuori della regione. Un “tesoro” – spiegano i due – dal quale (ri)partire per attirare turisti a scoprire il territorio.
Adotta una vite
Durante i lunghi mesi di lockdown Michele e Antonella mettono a valore il progetto portato avanti con la pagina social “Vitigni Irpini” (clicca qui), dove dal 2018 raccontano la loro passione per il mondo dei vini, intervistando i produttori locali. Finalmente il 16 dicembre 2020 lanciano il loro portale web dedicato all’enoturismo in Irpinia (www.vitigniirpini.com), che non si limita a organizzare tour enogastronomici della zona o a raccontare le peculiarità dei suoi vitigni, ma offre anche la possibilità di adottare a distanza il filare di una vigna.

L’adozione permette di seguire passo dopo passo le diverse fasi della crescita del grappolo fino all’imbottigliamento, e ricevere poi a casa il “proprio” vino. “Con la ripresa degli eventi dopo la pandemia – spiega Michele – sono cresciute le richieste per “adotta una vite”, soprattutto come regalo aziendale. Le imprese poi hanno mostrato molto interesse per i nostri tour enogastronomici”.
Dalla “Pasquetta del vignaiolo” all’Irpinia nel mondo
Il sogno, spiegano, è rendere famosa l’Irpinia “in tutto il mondo”, partendo dalla sua produzione vitivinicola per arrivare a offrire un’offerta turistica che includa i prodotti della gastronomia tipica e la scoperta del territorio.
Intanto per le festività pasquali, l’evento “Pasquetta dal vignaiolo” (clicca qui) – una visita guidata dei vigneti e della cantina “Tenute Casoli”, nel borgo di Candia, in provincia di Avellino – è andato sold-out in pochi giorni, “attirando – come racconta Antonella – persone da tutta la Campania”. Mentre nell’ultimo anno la coppia racconta di aver stretto collaborazioni con diversi tour operator online e allargato la vendita del wine shop sul sito web (clicca qui) anche al servizio horeca, con diversi ristoranti tra Campania, Lazio e Lombardia che ospitano nella carta dei vini una selezione curata da Vitigni Irpini.

L’obiettivo però è più ambizioso, e guarda al mondo intero, per ora partendo da Taiwan. Da qui arriva infatti la guida turistica che i due hanno ospitato per tre giorni. “Yunchu – raccontano sulla loro pagina Facebook – è venuta a conoscere di persona il progetto Vitigni Irpini e a scoprire il nostro territorio. È entusiasta della nostra iniziativa, affascinata dalla bellezza dell’Irpinia, dagli ottimi vini degustati, dai sapori dei prodotti tipici e dalla qualità dell’accoglienza”. Facendo ben sperare – dicono- in una futura collaborazione.