Scorte terminate e ordini che slittano alla fine del mese. Secondo quanto riporta il Messaggero la campagna antinfluenzale del Lazio è a rischio. L’allarme – scrive il quotidiano romano – arriva dai medici di base che dallo scorso lunedì scorso hanno esaurito le fiale. Costretti a cancellare le prenotazioni “a data da destinarsi”. Le richieste con i nuovi ordini sono già state inoltrate alla Regione Lazio che sta provvedendo con i prossimi carichi. I tempi di attesa però rischiano di allungarsi fino alla fine del mese di novembre. E potrebbe essere troppo tardi perché siamo già nel pieno dell’ondata influenzale.
La campagna vaccinale contro l’influenza – spiega il Messaggero – è partita nel Lazio lo scorso 10 ottobre. Con l’ordine, ad agosto, di 1,2 milioni dosi destinate ai medici di famiglia e alle farmacie. Una scorta di 400mila fiale in più rispetto all’anno precedente. Una contromisura adottata anche per contenere l’impennata di malati e ricoverati negli ospedali. Con il timore di un’altra ondata di pazienti Covid. Invece nelle Asl Roma 1 e 3, proprio le più popolose quindi con più richieste, sono terminate: “Non solo sono terminate ma alla prima consegna ne sono arrivate la metà”, denuncia Michele Lepore medico con 1.600 mutuati sparsi tra il Tufello, Monte Sacro e Vigne Nuove.
“Dagli uffici regionali – sottolinea Lepore – mi hanno rassicurato che entro la fine del mese di novembre arriveranno le prossime dosi. Ma senza una data certa non è possibile programmare un nuovo calendario di appuntamenti che, di questo passo, potrebbe comunque finire a dicembre inoltrato. Troppo tardi perché la campagna sia efficace, ed è invece l’obiettivo principale per evitare un’impennata di malati”.