Si preannuncia una stagione influenzale pesante, in vista dell’autunno e dell’inverno 2025-2026. Secondo le ultime stime realizzate dagli infettivologi sono 16 milioni i contagi attesi in Italia a causa dei virus respiratori. Campagna vaccinale al via dai primi di ottobre.
“Ogni inverno l’influenza e le infezioni respiratorie sono un appuntamento imprescindibile, quasi come le tasse. Cosa aspettarci per la stagione 2025/2026? In base a quello che si vede”, considerando l’andamento in Australia che ci precede nell’inverno, “e che si può dire ad oggi in termini di previsioni – da precisare meglio poi sulla base dell’andamento meteorologico dell’inverno – ci aspettiamo la terza brutta stagione consecutiva in termini numerici”. Quindi “con dati più o meno in linea con lo scorso anno, stagione che si è chiusa con 16 milioni di casi complessivi di influenza e virus respiratori simil-influenzali, e anche con l’anno precedente che è arrivato comunque a quota 15 milioni di persone colpite”. A dirlo è il virologo Fabrizio Pregliasco, in occasione del consueto appuntamento annuale per fare il punto sulla stagione dei virus respiratori in arrivo, promosso da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica.
“Ci aspettiamo questo quadro – argomenta Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio – perché è ciò che è successo in Australia con 2 varianti di virus, A/H3N2 e B/Victoria, immunoevasive, che quindi hanno un’ampia possibilità di determinare nuove infezioni. Influenza, Covid, Rsv” (virus respiratorio sinciziale) e gli altri virus stagionali “sono qualcosa da considerare come problematica di sanità pubblica soprattutto per il rischio degli anziani e dei soggetti più fragili, anche se è vero che per un adulto l’influenza o le forme simil-influenzali sono un problema relativo, che può rovinare aspetti pratici e necessita di un approccio di automedicazione responsabile per attenuare i sintomi senza azzerarli e seguire l’andamento della malattia”.