A Roma il teatro dei burattini del Gianicolo rischia di sparire

'Offerte da 5 cent' di Valentina Lupia «I tempi sono veramente duri, cosi è difficile andare avanti».

È ufficialmente a rischio chiusura lo storico teatrino dei burattini del Gianicolo. Ad annunciarlo è Antonio Esposito, 30 anni, che è subentrato alla compagnia Pulcinellarte e che ora, da circa un anno, lo gestisce in memoria del fondatore Carlo Piantadosi. Senza un aiuto concreto che ne risolleverà le sorti, il chiosco colorato che ha fatto sognare più generazioni, quest’estate potrebbe smettere definitivamente di proporre spettacoli.

Lo scrive Repubblica Roma.

«La situazione è critica – racconta Esposito a Repubblica – perché il teatrino sulla terrazza del Gianicolo non ha mai goduto di un finanziamento pubblico. Speravo di riuscire a portare avanti l’attività, ma nonostante il cartello che invita a lasciare un’offerta di almeno 2 euro continuo a ricevere pochi spiccioli». Qualcuno da 5,10 o 50 centesimi «pensando che il teatrino sia finanziato dal Comune di Roma, ma non è così – prosegue il giovane burattinaio dobbiamo anche pagare per il suolo pubblico». E «il sindaco Roberto Gualtieri, che per l’Epifania è andato ad assistere a uno spettacolo di burattini a piazza Navona, qui da me non è mai venuto. Nemmeno per presentarsi, stringermi la mano. Eppure abita a due passi da qui». Esposito due giorni fa ha scritto un post su Facebook, raccontando di essere in crisi e chiedendo aiuto senza mezzi termini. Donazioni, ma anche pubblico che in cambio di un po’ di divertimento siadisposto a donare almeno quei 2 euro suggeriti dalcarteilo appeso sotto al palco dove storici personaggi della tradizione sono pronti quotidianamente a intrattenere adulti e bambini.

«Ci sono giornate dove il guadagno è di appena 30 euro – aggiunge il gestore – altre che invece vanno meglio. La banconota da 5 euro, in sostanza, è per noi un’offerta generosa». Ma troppe ne servirebbero, al momento, per risollevare l’attività dalla crisi. Al Comune, intanto, Esposito chiede supporto per un po’ di pubblicità, per tenere viva la tradizione, «magari inserendo il teatrino nel cartellone dell’Estate Romana». Sempre che l’attività riesca a resistere mio alla stagione calda: dopo il post social sono decine le persone che hanno deciso di donare o di andare ad assistere ad uno dei prossimi spettacoli, a ripetizione il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ma basterà per salvare il teatrino? «Mi dicono tutti di tenere duro, di resistere», dice Antonio. Ma stabilire per quanto sarà possibile farlo in queste condizioni, è complicato. A meno che non intervenga il Comune, trovando una formula che possa scongiurare la chiusura e valorizzare una volta per tutte un’attività storica che da decenni fa sognare i bambini di tutta Roma e non solo. Istituzione Le marionette del teatrino del Gianicolo adorate da generazioni di bimbi

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