Lazio, infertilità maschile tra cause calo nascite

Negli ultimi anni, dal 2015 al 2017, è stato quasi del 4,9%. A Roma si lavora su alleanza tra andrologi e biologi per prevenzione

Nel Lazio le nascite hanno subito un calo importante negli ultimi anni, dal 2015 al 2017 di ben il 4,9%. Una delle cause di questo calo di natalità – che interessa oltre che questa regione l’intero Paese – è l’infertilità maschile, che insieme a quella di coppia rende necessaria una collaborazione sempre più stretta tra andrologi e biologi. Anche per questo a Roma, alla Clinica Sanatrix , si tiene un corso in seminologia per andrologi, che li farà dialogare proprio con i biologi.

“L’infertilità maschile – spiega Alessandro Palmieri, presidente della Sia, Società italiana di Andrologia – è una delle cause del calo di natalità che interessa l’Italia e il Lazio”.

“Il Lazio – prosegue – è una delle Regioni che più ha sofferto del calo di natalità: dal 2015 i nuovi nati sono passati da 48mila a 46.970 del 2016 (-2,3%) a 44.573 (- 4,9%) del 2017. E’ stato così raggiunto il minimo storico dall’Unità di Italia: l’8 per mille, che colloca il Lazio al 6 posto su 20 regioni”.

“Il percorso della prevenzione dell’infertilità maschile è piuttosto semplice” sottolinea Fabrizio Ildefonso Scroppo, direttore del corso – una visita specialistica periodica, un’ecografia testicolare e l’analisi del liquido seminale (lo spermiogramma)”.

Il ‘rating’ della fertilità spetta poi al biologo specialista in andrologia, anche se come spiega Ilaria Ortensi, biologa e altra direttrice del corso “le caratteristiche del liquido seminale non sono l’unico determinante della fertilità”.

“La mancata prevenzione e la soluzione di problemi come varicocele, testicolo mobile e torsione – aggiunge Salvatore Sansalone, relatore al corso – porta alla lunga allo scadimento della qualità del seme e a un percorso obbligato verso la procreazione medicalmente assistita, strada più complessa e costosa rispetto alla prevenzione”. Diverso è il caso di patologie come tumori, malattie genetiche, fibrosi cistica, per cui diviene opportuno discutere con il paziente la possibilità di crioconservare il liquido seminale.

 

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