Salgono a 14 i casi di Dengue nel Lazio. L’ultimo – scrive oggi il Messaggero – riguarda un professionista romano, poco più che trentenne che l’altro giorno si è presentato con dolori lancinanti al costato al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo. Il giovane di Monteverde è ora in lizza per un ulteriore controllo all’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”. Ma a destare preoccupazione, per i medici, non è tanto il suo stato di salute – il periodo più acuto dell’infezione dal virus per lui è passato – quanto quello di altre due persone, sempre residenti nella Capitale, da giorni ricoverate nella struttura di via Portuense in gravi condizioni. Entrambe hanno mostrato i sintomi della malattia trasmessa dalle zanzare al rientro da un viaggio nel Sudest asiatico. Sono monitorate costantemente e sottoposte a specifiche cure. Non solo. Sono gravissime anche le condizioni di un uomo di Fiumicino che ha contratto la malaria, un’infezione la cui casistica sta tornando velocemente ai livelli pre-Covid dopo la ripresa di viaggi e spostamenti di svago e di lavoro.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia casi di Dengue importati (ossia contratti all’estero) sono 80, cinque invece quelli autoctoni, di cui uno già accertato a Roma e per cui sono stati attivati l’isolamento e il servizio di disinfestazione dalle zanzare nelle zone del XIV Municipio e della Ceechignola dove, rispettivamente, il paziente abita e lavora. Per il caso del trentenne, invece, ormai è inutile attivare le misure di prevenzione e contrasto: non è più contagioso. È lui stesso a raccontare come ha contratto la Dengue: “Ero in Indonesia per lavoro. Il 10 agosto mi sono accorto di essere stato punto da una zanzara e subito dopo ho avuto una febbre altissima come non l’avevo mai avuta. Sono stato malissimo, ho accusato vomito e dissenteria, ho temuto di essere ricoverato e di passare giorni infiniti in un ospedale del posto. Poi sono riuscito a tornare a Roma dove, di fatto, mi sono “negativizzato”. Ma ora aggiunge – ho avvertito un dolore lancinante in mezzo al costato, mi sono spaventato e ho pensato che potesse essere una conseguenza della Dengue e per questo sono andato al San Camillo. Per i sanitari potrebbe essere solo una problema temporaneo di con trazione dei muscoli ma per sicurezza mi hanno demandato a un ulteriore accertamento presso lo Spallanzani”. Nel 2017 sul litorale di Anzio si era attivato un focolaio autoctono di Chikungunya, altra malattia che si trasmette dalle zanzare. “La notizia buona – spiega Emanuele Nicastri, direttore del Reparto di Malattie Infettive ad Alta Intensità di Cura dello Spallanzani – è che a fine anno sarà disponibile il primo vaccino contro la Dengue per cui i viaggi all’estero potranno diventare più sicuri”.