Meningite, Regione Lazio: nessuna allerta

Si è svolta questa mattina una riunione tecnica per fare il punto sulla situazione. Dalla Regione fanno sapere che la priorità è far rientrare un allarme che ha fatto lievitare la richiesta di vaccini

Nel Lazio “non esistono al momento motivi di allarme per meningite, né necessità di interventi straordinari diversi dai protocolli vaccinali previsti”. Lo ha reso noto nei giorni scorsi la Regione Lazio. Le Aziende Sanitarie Locali – sottolinea la Regione – hanno già provveduto agli interventi necessari in tutti i casi che si sono finora verificati, precisando che “non tutte le forme di meningite necessitano di interventi di profilassi, che si applicano solo ai casi dai microrganismi per i quali è possibile la trasmissione da persona a persona, e sempre solo a seguito di contatti ravvicinati e prolungati nel tempo”.

La Regione comunica inoltre di aver costituito nella seconda metà di dicembre 2016 un gruppo apposito per il monitoraggio delle meningiti. Il Gruppo è costituito dal Gruppo tecnico Scientifico della Rete di Malattie Infettive (Ippolito-Spallanzani, Di Lallo-Regione Lazio, Cauda-Cattolica, Vullo-Sapienza) integrato da Paolo Villari dell’Università la Sapienza.

“Non c’è nessuna emergenza meningite”. La richiesta dei vaccini “è aumentata, ma la situazione è assolutamente tranquilla”. Così il direttore dell’ufficio Qualità dei prodotti e contraffazione dell’Aifa, Domenico Di Giorgio, al termine della riunione tecnica che si è svolta questa mattina al ministero della Salute per fare il punto sulla meningite.

“I vaccini ci sono, non c’è emergenza, vanno tranquillizzati tutti”, ha aggiunto all’Adnkronos Salute, sottolineando però che la richiesta
di vaccini “è aumentata: in certe aree, quelle in cui si sono verificati i casi di meningite, è triplicata, quintuplicata”.

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