3.500 chilomentri a piedi, in solitaria, attraversando le Alpi e gli Appennini. Un viaggio di quattro mesi, fra i lupi e gli orsi, le notti buie e impenetrabili, la fatica dei passi e la maestosità della natura, implacabile e materna. A compiere questa impresa, che inizierà il prossimo 14 Maggio, sarà Manuel Chiacchiararelli, un romano quarantaduenne. Ma non parliamo di un alpinista professionista né di un recordman a caccia di imprese leggendarie.
Manuel è un ragazzo “normale” come chiunque altro. Ha una vita apparentemente tranquilla. Una compagna, Patrycja, un lavoro e una figlia appena nata di nome Lara. Eppure non gli basta. Vorrebbe fare altro. Diventare un fotografo e uno scrittore di viaggi. Ma non può. Da un lato vorrebbe raggiungere i propri sogni ma, dall’altro, ha delle responsabilità, soprattutto economiche, verso la sua famiglia. Due mondi inconciliabili. Distanti. Non c’è una soluzione percorribile e la depressione lo inghiotte inesorabilmente. Lo conduce in uno stato di assoluta deprivazione e prostrazione. Così non può continuare. Serve una svolta, radicale. Un cambiamento.
Sprechiamo il nostro tempo
“Avevo la consapevolezza di sprecare il mio tempo”, ci racconta. “Stavo consumando la mia vita nel fare delle cose che non amavo. Continuavo a ripetermi, inultilmente, che mi sarei ripreso ma quel giorno non arrivava mai. Anzi, ero sempre più infelice e insoddisfatto. Mi ero inabissato e non potevo continuare a rovinare anche la vita di mia figlia. Il mio sconforto si ripercuoteva sul nostro rapporto e non era giusto. Ero diventato un padre anestetizzato. Assente. Dovevo attuare una metamorfosi. Dovevo farlo, soprattutto per lei”.
Un “attacco di panico”, cambia tutto.
“La depressione, derivata dall’insoddisfazione professionale e sfociata in un ‘attacco di panico‘, è stata la miccia che ha innescato la bomba: ho lasciato il ‘posto fisso’ e ho deciso di attraversare l’Italia a piedi! Ero pronto per dare un futuro diverso a mia figlia. Mi sono sentito finalmente felice. Rinato”.
Non bisogna mai smettere di cercare la felicità
“Questa avventura è il modo per ritrovare me stesso e per mettermi alla prova. E’ il modo per cercare la mia strada e dimostrare a mia figlia che tutto è possibile. Voglio insegnarle che non bisogna mai smettere di inseguire la felicità”.
Il viaggio
“Non intraprendo questo viaggio per battere alcun record ma per scoprire, gustare e mostrare le bellezze del nostro Paese. Per questo motivo immortalerò e racconterò il mio cammino, attraverso le mie fotografie, i video e i miei articoli. Sarà una prova di coraggio, spirito di adattamento, resistenza fisica e psicologica. Con il progetto, che ho chiamato Wandering Italia 2018 (www.wanderingitalia.it), mi auguro di poter unire l’avventura, la fotografia, la natura, la cultura e l’alpinismo.
Il “Sentiero Italia”
“Il tragitto inizierà al confine tra il Lazio, l’Abruzzo e il Molise, per poi risalire gli Appennini. Attraverserò l’intero arco alpino e terminerò l’avventura a Trieste. Coprirò la parte più difficile del Sentiero Italia che è stato interamente percorso solamente una volta da Lorenzo Franco Santin, con un tentativo fallito nel 2016 prima di portarlo a termine nel 2017”.
Videochiamate
“Mi auguro di avere un contatto, giornaliero, con Patty e Lara. Effettuare delle videochiamate ci farà bene e mi darà la forza per continuare”.
Il peso…
“Chi intraprendende un’avventura simile cerca di alleggerire il proprio carico. Sarò un folle ma farò esattamente il contrario. Avrò sulle spalle un peso non indifferente: la mia attrezzatura fotografica e una tenda, per un totale di circa 16 o 17 kg”.
Radio Colonna Mediapartner
Seguiremo Manuel durante tutto il suo viaggio. Settimanalmente pubblicheremo i suoi “appunti di viaggio”, le sue impressioni, le sue fotografie e i suoi video. Staremo al suo fianco, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro.
“Bisogna volere l’impossibile, perché l’impossibile accada” e vogliamo esserne i testimoni.