Municipio Roma VI: al via progetto per eliminare disuguaglianze d’accesso al Ssn

In collaborazione con il direttore generale del policlinico Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle, Leonardo Palombi, ordinario della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva, il direttore sanitario del distretto VI Asl Roma 2, Giancarlo Tesone

Anziani a Roma
Anziani a Roma, dal Sant’Egidio

Il VI Municipio lancia il progetto “Ospedale in dialogo con il territorio – piano aziendale equità”, rivolto agli anziani per combattere le disuguaglianza nell’accesso al sistema sanitario nazionale.

“Il progetto – spiega il presidente del Municipio Nicola Franco – è in collaborazione con il direttore generale del policlinico Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle, Leonardo Palombi, ordinario della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva, il direttore sanitario del distretto VI Asl Roma 2, Giancarlo Tesone, a cui vanno tutti i miei ringraziamenti assieme a tutto il personale del Servizio Sociale del Policlinico Tor Vergata e della Asl Roma 2. Il progetto – spiega il poresidente del Municipio Roma VI – è volto a favorire maggiore equità d’accesso ai percorsi di prevenzione e cura e/o a interventi di promozione della salute. È previsto l’arruolamento di tre coorti di pazienti residenti nel distretto 6 in carico ai 32 Medici di Medicina Generale, per un totale di circa 45 mila assistiti. Si avranno così – aggiunge Franco – la coorte frequent user’ per i pazienti che hanno effettuato più di quattro accessi ai Ps nel 2022 dei nosocomi del Sant’Eugenio, Sandro Pertini e Ptv; la ‘Coorte Cronicità’ per i pazienti inseriti nel Pdta Bpco per diabete, parkinson, scompenso cardiaco e glaucoma, ‘coorte Adi per i pazienti seguiti dall’Assistenza Domiciliare Integrata”.

“Vogliamo combattere – sottolinea Franco – le disuguaglianze d’accesso al Servizio sanitario nazionale, per tutelare la popolazione fragile e tendere verso un’ideale integrazione sociale e sanitaria, che ambisca a diventare una prassi consolidata. A tal proposito – afferma – sono già in atto azioni finalizzate all’interoperabilità, ovvero alla capacità di migliorare l’interazione con il territorio attraverso la condivisione dei dati, l’implementazione della prevenzione, azioni di sanità digitale e proattività verso il territorio, coinvolgendo i medici di medicina generale, il Municipio, l’Asl, mettendo in moto equipe mobili e creando dei ‘point of care’ sul territorio. Grazie alla disponibilità dei Responsabili della Protezione dei Dati e alla digitalizzazione dei percorsi la continuità assistenziale, la presa in carico dei pazienti fragili ambisce così ad uscire dai confini dell’ospedale divenendo capillare e realmente possibile sul territorio circostante”, conclude Franco.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014