Natale a Roma: si rinnova la tradizione del presepe dei Netturbini – VIDEO

situato nel cuore di Roma, in via dei Cavalleggeri, dentro la sede dell’azienda comunale di rifiuti Ama

Un dettaglio del presepe dei Netturbini a Roma.

All’interno di una grotta artificiale ci sono allevatori che accompagnano il proprio gregge mentre alcune donne stendono il bucato, sono scene di vita quotidiana, che rappresentano fedelmente una riproduzione in miniatura della Palestina di 2000 anni fa. È lo storico presepe dei Netturbini, situato nel cuore di Roma, in via dei Cavalleggeri, dentro la sede dell’azienda comunale di rifiuti Ama, che oggi ha ricevuto la benedizione da parte del Monsignor Paolo Ricciardi. All’interno della sala del presepe si legge “Benvenuto tra noi netturbini, preghiamo per la pace nel mondo”. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, il presidente di Ama, Bruno Manzi e il direttore generale di Ama, Alessandro Filippi. Nel presepe sono presenti 100 casette, tutte illuminate, e costruite in pietra di tufo e lastre di selce, ovvero i tipici sanpietrini. Ben 54 strade e tre fiumi lunghi complessivamente 9,50 metri, arricchiti da sette ponti e quattro acquedotti realizzati con marmo del colonnato di San Pietro dismesso durante un restauro.

“Rivolgo gli auguri al lavoro straordinario che Ama sta svolgendo – ha affermato Gualtieri – in un anno particolarmente impegnativo come questo giubilare per prendersi cura della nostra comunità, e di questo presepe che per me è sempre una gioia vedere e riscoprire. Ricordo Giuseppe Ianni, saluto ai suoi familiari e figli, e tutti quanti hanno raccolto il testimone insieme e dopo di lui lavorando per mantenere questa meraviglia viva e aperta”. In seguito alla benedizione, l’assessora Alfonsi ha aggiunto: “È una bellissima tradizione dal 1972 quella del presepe dei netturbini – ha continuato -, nato da un netturbino che ha cominciato con un piccolissimo presepe, ed è stato individuato dal Papa di allora, ed è stato arricchito con sassi e terre da tutte le parti del mondo. Una bellissima tradizione che si rinnova ogni anno e che rende orgogliosi i nostri netturbini romani”. Fra queste terre provenienti da tutte le parti del mondo, è presente anche una pietra lunare, e una di un meteorite proveniente da Marte.

Il presidente Manzi, ha infine sottolineato come il presepe sia considerato un simbolo “molto importante per la comunità di Ama. Rappresenta la sua comunità e il suo attaccamento alle tradizioni, in particolare religiose”. Infine, il direttore generale Filippi, ha ricordato che “la tradizione di Ianni, che l’ha immaginato e custodito, per noi rappresenta uno dei luoghi della memoria e del presente. Ama ha grande attenzione a questo luogo e lo valorizzerà anche in occasione del Giubileo. Ama sta lavorando per renderlo visitabile e garantirne la fruibilità”.

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