“Doveva essere una riapertura in sicurezza e invece, a poche ore dal suono della campanella, la situazione dei nidi di Roma Capitale è già nel caos completo: sezioni sguarnite e controllo dei green pass affidato al caso. In questi giorni abbiamo costantemente lanciato l’allarme, ma con la circolare diramata oggi dall’amministrazione, invece delle auspicate soluzioni, si è sancita la debacle. Roma ha ammainato la bandiera di Capitale a danno dei piccoli utenti e dei lavoratori”. E’ durissimo il commento di Marco D’Emilia, Giancarlo Cosentino e Francesco Croce – responsabili di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Fpl Roma e Lazio – rispetto a quanto sta avvenendo alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico che per i nidi capitolini è prevista per domani 1° settembre.
“La questione dei controlli della certificazione verde anti-Covid è solo la punta dell’iceberg di una disorganizzazione sconcertante. Avevamo proposto di emanare una regolamentazione omogenea per tutti i Municipi e di affidare il compito ad una organizzazione amministrativa unica per tutte le strutture di Roma Capitale, con chiarezza di responsabilità, considerando che nei nidi della città, a differenza delle scuole statali, non esistono presidi amministrativi. Così come si sta facendo in tante città italiane. E invece si è deciso di non decidere e di abdicare ad ogni responsabilità”, denunciano i sindacalisti. “E peggio ancora è quanto sta avvenendo con la gestione del personale”, affondano D’Emilia, Cosentino e Croce. “I Municipi non sono in grado di sostituire le educatrici fragili, che per legge sono in smart working fino al 31 ottobre, né il personale in malattia. E questo perché Roma Capitale non ha comunicato le graduatorie degli idonei da cui attingere. Il risultato è che domani mattina le bambine e i bambini rischiano di trovare molte sezioni dei nidi chiuse o prive del personale necessario”. Valuteremo nelle prossime ore – concludono – tutte le iniziative necessarie senza escludere il ricorso all’autorità giudiziaria”.