Riaprono le scuole e, come da tradizione, il numero di docenti supplenti supera di gran lunga quello dei colleghi di ruolo. Secondo quanto riporta oggi il dorso romano de La Repubblica gli insegnanti con un contratto a tempo determinato sono circa 9mila, contro i 5.192 di cui il ministero del Merito e dell’Istruzione ha autorizzato la messa in ruolo e cioè la stabilizzazione. Entro il 31 agosto ne verranno assunti circa 3.200, mentre gli altri entro il 31 ottobre.
Nel Lazio si lavora – spiega a Repubblica il direttore dell’Usr, Anna Paola Sabatini – per garantire la copertura degli insegnati di sostegno. “Siamo convinti dell’importanza fondamentale del sostegno per gli studenti con diversa abilità, e del loro ruolo a tutto tondo nelle classi in cui operano, e stiamo lavorando alacremente per coprire tutte le necessità”, dice Sabatini. Altro allarme riguarda le materie scientifiche, “le cattedre più difficili da coprire”, spiega Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio e quasi ex dirigente del liceo Newton, pronta a prendere servizio all’istituto Galilei.
Un altro tema caldo è quello del personale amministrativo e di segreteria, fondamentale per garantire il funzionamento delle scuole. Nei giorni scorsi l’Usr ha comunicato i dati sulle immissioni in ruolo per quest’anno: per la provincia di Roma si parla di 220 tra assistenti amministrativi e tecnici e 408 collaboratori scolastici, ai quali si aggiungono 106 Dsga, i direttori amministrativi (altri 31 idonei saranno invece immessi in ruolo l’anno prossimo).