Roma: 113 anni del Trastevere Calcio, ipotesi nuovo stadio a Bravetta

Lo storico campo 'Giovanni Bachelet' verrebbe utilizzato ancora per tutte le attività ordinarie, mentre il nuovo "sorgerebbe molto vicino a una piscina comunale e ad alcune scuole", rafforzando quindi anche il legame tra club e tessuto sociale cittadino

photo credit: Trastevere calcio

Dalle nuove maglie agli obiettivi per la prossima stagione, passando ovviamente per il tema più importante, lo stadio. Ieri alla presentazione del Trastevere Calcio 2022-2023, a 113 anni dalla fondazione del club, i dirigenti del Rione hanno ribadito soprattutto un concetto: i Leoni quest’anno daranno il massimo.

“Abbiamo allargato la capienza dello stadio a quasi mille posti – esordisce il patron Pier Luigi Betturri – È una cosa notevole, in un panorama che riguarda la crisi gravissima di impianti sportivi. L’obiettivo del Trastevere resta però quello di avere un impianto idoneo alla Serie C, e abbiamo trovato un’area che potrebbe fare al caso nostro”. A prendere la parola è quindi Luigi Tamburrino, ingegnere che si è dedicato alla questione stadio: “La carenza principale di Roma sono gli impianti intermedi. Abbiamo individuato un’area a Bravetta, vicino alla metropolitana, dove costruire uno stadio da 1500 persone”.

Lo storico campo ‘Giovanni Bachelet’ verrebbe utilizzato ancora per tutte le attività ordinarie, mentre il nuovo “sorgerebbe molto vicino a una piscina comunale e ad alcune scuole”, rafforzando quindi anche il legame tra club e tessuto sociale cittadino. “Stiamo interloquendo con la Città Metropolitana – continua Tamburrino – Trattandosi di un’area pubblica, l’amministrazione dovrà stabilire se il progetto abbia interesse pubblico e mandarlo in evidenza pubblica, ma siamo fiduciosi”.

L’assessore allo sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato, ritiene quello legato all’impiantistica un grande problema: “Nella Capitale abbiamo una ricchezza unica di talenti, ma paghiamo la mancanza di tecnici, di strategie e progetti. Ho fatto un giro di telefonate, dal presidente della commissione lavori pubblici fino alla Città Metropolitana, e c’è tutto l’interesse a velocizzare iter: se si è rapidi, parliamo di 6-8 mesi di tempo”.

L’assessore, quando gli viene chiesto se ci sia un rischio ‘marcia indietro’ sullo stadio, come avvenne, nei confronti del Trastevere, con lo stadio degli Eucalipti e la precedente amministrazione, precisa: “non è una nostra competenza, ma della Città Metropolitana. Non ravviso criticità, Roma Capitale darà tutto il supporto del caso”.

Il discorso si sposta poi sui temi di campo, in vista dell’esordio del nuovo campionato: sarà subito derby, contro il neonato Roma City che ha acquisito il titolo dall’AtleticoTerme di Fiuggi. La rosa trasteverina, come ricorda il ds Flavio Maria Betturri, “è stata ringiovanita, abbiamo fatto giocare anche un 2005 proveniente dal settore giovanile”. Il girone è lo stesso dell’anno scorso (F), “quindi sempre più difficile, con la Sambenedettese, il Fano, il Chieti, squadre di realtà importanti. Noi però abbiamo dimostrato di saper tenere testa a chiunque”.

Le tre nuove maglie, griffate Erreà, sono state sviluppate nel solco di tre parole chiave: identità (rappresentata dalla prima maglia amaranto, con 11 righe verticali, come i giocatori in campo, e 13 totali, come il numero del rione XIII), tradizione (con la seconda maglia, bianca e con due maglie trasversali amaranto e celeste), e innovazione (l’arancione della terza maglia, impreziosita da un layout che ricorda i sanpietrini, è stato scelto tramite social contest).

Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionali Dilettanti, benedice così la nuova stagione della squadra del Rione: “Non posso che fare i migliori auguri al Trastevere, augurando che tutto possa andare per il meglio sia dal punto di vista personale che sportivo. Il club porta un nome glorioso, e non solo a livello romano o nazionale, ma mondiale”

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