Roma celebra il carciofo romanesco: da martedì 28 a venerdì 31 marzo torna al Portico d’Ottavia il festival dedicato all’ortaggio simbolo della cucina romana.
“Semo romani, ma romaneschi di più”, è lo slogan scelto per indicare l’importanza del carciofo nella tradizione culinaria romana. Cuore dell’iniziativa è appunto il Ghetto di Roma, dove sono nati i più celebri piatti a base di carciofo – dalla romana, alla giudìa – tramandati di generazione in generazione.
Finora hanno aderito all’iniziativa 18 ristoranti che proporranno un menù ad hoc: Gigetto, Nonna Betta, Giardino Romano, ma anche Ba’ Ghetto, Bellacarne e Tucci, per citarne alcuni.
La manifestazione presenta diversi significati legati a questa icona gastronomica: il carciofo infatti è un prodotto del territorio laziale, ma è anche un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria romana e giudaico-romanesca, che ne hanno declinato l’uso in numerose ricette, famose in tutto il mondo.