Roma: scioperano gli addetti alle mense e i bambini restano a digiuno, arrivano i carabinieri

È successo ieri in due scuole del Municipio X - al Mozart e al Tullia Zevi. Il dirigente scolastico: "I cestini sono arrivati alle 14:30. È una cosa vergognosa. È interruzione di pubblico servizio"

Bimbi a digiuno per lo sciopero,arrivano i carabinieriBambini rimasti a digiuno a causa dello scioperpo generale a cui hanno aderito anche gli addetti alle mense. Caos ieri mattina in alcuni istituti comprensivi del Municipio X, nel quadrante sud di Roma, dove i sacchetti con il pasto freddo sono arrivati anche con tre ore di ritardo. E in due scuole, al Mozart e al Tullia Zevi, sono stati contattati i carabinieri per segnalare l’accaduto.

“La ditta fornitrice, che all’epoca ha vinto appalto del municipio, ci aveva garantito per oggi, a causa dello sciopero, la consegna di cestini con pasto freddo – ha spiegato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Mozart, Giovanni Cogliandro – l’allarme è scattato quando alle 13 non era ancora arrivato nulla. Nella scuola ci sono tre turni della mensa e il primo inizia alle 12 per l’infanzia. Abbiamo provato a telefonare ai responsabili della ditta, ma non rispondeva nessuno. Così alle 14 ho inviato una circolare alle famiglie informandole dell’accaduto e ho scritto anche al municipio”. Una situazione in cui, spiega il preside, “si sono trovate anche altre scuole del municipio”.

“I cestini sono arrivati alle 14:30. È una cosa vergognosa. Abbiamo chiamato i carabinieri e sono venuti a constatare l’interruzione di pubblico servizio. Tra l’altro è una situazione rischiosa se ci sono bambini fragili”. Nella comunicazione al municipio Cogliandro non usa mezzi termini. “Trovo vergognoso quanto accaduto e chiedo il vostro intervento – ha scritto pochi minuti dopo le 14 segnalando che i cestini non erano stati ancora consegnati – alcuni bambini sono diabetici e la loro salute è stata messa a rischio gravissimo. Chiediamo l’intervento delle autorità competenti e la denuncia dei responsabili di questo scandaloso disservizio alla magistratura per le responsabilità amministrative e penali da interruzione di pubblico servizio”.

Solo al Mozart il disservizio ha interessato 800 bimbi di tre plessi. Le famiglie si sono subito attivate. Alcuni genitori hanno preso prima i bambini altri hanno comprato pizza per gli alunni rimasti digiuni. “I genitori che potevano sono andati a prendere i bimbi a scuola – ha raccontato una mamma – altri hanno avuto l’autorizzazione della scuola a comprare pale di pizza per le classi. I cestini sono arrivati intorno alle 15 e composti in maniera approssimativa. In sei anni che i miei figli frequentano la scuola pubblica non era mai successa una cosa del genere. Penso sia molto grave”. (di Chiara Acampora per Ansa)

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