Sarà comunque un grande evento di sport, con l’Olimpico ad un soffio dal tutto esaurito per assistere ad una esibizione degli All Blacks, campioni del mondo in carica e star incontrastata del rugby, nel test match di oggi contro l’Italia. E poco importa se nel mondo della palla ovale la distanza tra Azzurri e Kiwi appare al momento incolmabile, dato che nessuno si aspetta l’impresa dai ragazzi di Conor O’Shea, sui quali pesa inoltre una tradizione negativa di 13 sconfitte su 13.
L’obiettivo per l’Italia sarà contenere la differenza nel punteggio e la buona prova di sabato scorso con l’Australia fa ben sperare, come ha sottolineato il capitano azzurro, Leonardo Ghiraldini. “La gara coi Wallabies dimostra che possiamo giocare con grande fisicità e intensità elevata – ha detto il tallonatore -. Oggii sarà uno step in più a livello mentale e fisico, loro fino alla fine non mollano mai”.
La formazione è stata confermata quasi in toto dal Ct rispetto a quelle degli altri due test match con Georgia e Australia e la fatica si farà sentire tra i ‘titolari’, impegnati dal primo attimo dalle superiori caratteristiche tecniche, fisiche e tattiche degli All Blacks.
“In ogni partita diamo sempre il massimo – ha .detto ancora Ghiraldini – e sicuramente quella di domani sarà una bella sfida: intensità di gioco e impatti fisici saranno dominanti. Noi stiamo cercando di portare una evoluzione nel nostro gioco cercando di alzare il ritmo. Sarà sicuramente una partita emozionante”.
“Al di là dei giocatori che riescono a schierare, gli All Blacks hanno sempre una grande intensità e qualità nel gioco. Sono un gran punto di riferimento sotto l’aspetto mentale”, ha concluso il capitano, che si anche detto dispiaciuto per l’assenza dell’infortunio del ‘titolare’ del ruolo, Sergio Parisse. Reduci da una inattesa sconfitta sabato scorso con l’Irlanda, la seconda dell’anno, i neozelandesi avranno uno stimolo in più, se dovesse servire, per premere sempre sull’acceleratore.
Il ct, Steve Hansen, ha usato parole di rispetto per gli azzurri e il loro gioco. “Gli italiani punteranno molto sulla velocità e metteranno pressione in difesa. Sono giocatori orgogliosi, fisici, che giocano con passione”. Ma non è per questo motivo che ha cambiato vari elementi nel XV titolare rispetto a quello di Dublino. Una larga vittoria sull’Italia è il minimo che che si aspetta agli antipodi per dimenticare il passo falso dell’Aviva.