Saldi, i romani spenderanno in media 250-300 euro

La stima della Confesercenti: “Averne di continuo anticipato la data di inizio ha di fatto completamente snaturato questo tipo di vendita speciale”

Venerdì partono i saldi invernali. Questi saldi 2018 “cadono ancora in un momento di estrema difficoltà del settore abbigliamento e calzature e possono comunque rappresentare una occasione di recupero per l’impresa diffusa. Anche questa volta abbiamo, purtroppo, assistito al caos più completo con tantissime attività che in spregio del rispetto delle regole che lo vietano hanno effettuato ‘sconti’ nel periodo inibito, non solo per mezzo di messaggi ma anche esponendo platealmente in vetrina percentuali di sconto ad esempio del 30 – 50% e ovviamente con una pressoché assente azione di controllo e sanzionamento”. Lo dichiara in una nota Valter Giammaria, Presidente della Confesercenti di Roma.

“La fotografia che appare – continua Giammaria – è quella di un settore allo stremo. Per il 75% degli intervistati, infatti, il 2017 ha continuato ad essere un anno di estrema difficoltà e ciò significa che se, come sembra, la stessa situazione si ripetesse nel corso del 2018, molti commercianti non andrebbero più avanti. C’è necessità di una decisa inversione di tendenza – sottolinea Giammaria – bisogna dare fiato alle famiglie e alle imprese. A dimostrazione delle sofferenze del settore bisogna considerare che, dal 2008 al 2017, le quote di spesa dedicata dalle famiglie di Roma e del Lazio all’abbigliamento e alle calzature si è ridotta quasi del 25%. Stimiamo, difatti, che la spesa a famiglia a Roma e nel Lazio si attesterà in media intorno ai 250/300 Euro, anche perché il saldo invernale è, comunque, l’occasione per l’acquisto di capi ‘importanti’ quali ad esempio cappotti, piumini, giacconi etc.. Le vendite di fine stagione o saldi invernali – precisa Valter Giammaria – rappresentano, ancora, per il nostro settore un importante occasione di recupero e per questo riteniamo che ad esse debba essere ridato il loro originario significato. Averne di continuo anticipato la data di inizio ha di fatto completamente snaturato questo tipo di vendita speciale a danno sia delle piccole e medie imprese del dettaglio che conseguentemente del consumatore determinando una confusione totale sulle varie forme di vendite straordinarie. I saldi debbono tornare ad essere delle reali vendite di fine stagione da effettuarsi nei periodi originariamente previsti, posticipandone, quindi, l’attuale data di avvio. Inoltre, è necessario che la Pubblica Amministrazione si impegni a far rispettare le regole, perché non è possibile continuare come oggi dove si assiste alla completa inosservanza delle stesse a cominciare da quelle previste per le vendite di fine stagione. La Confesercenti ha ribadito queste richieste alla Sindaca Virginia Raggi e all’Assessore al Commercio Adriano Meloni chiedendo, inoltre, che venga istituita di nuovo la polizia annonaria per avere un intervento dedicato al settore con azioni e risultati verificabili”.

“I saldi – conclude Giammaria – sono un evento per la promozione del territorio oltreché un occasione vantaggiosa di acquisto per i consumatori. Ulteriori deregolamentazioni non sarebbero altro che nuovi colpi alle piccole imprese, allo loro presenza nei quartieri e nei rioni accelerando una fine che se non si cambia registro è ormai prossima. La nostra Federazione del Settore Moda (FISMO) prosegue nell’impegno a tutela di questo importante comparto nell’economia del nostro territorio chiedendo con forza alle Istituzioni che prendano provvedimenti e facciano scelte per dare risposte concrete alle famiglie e alle imprese promuovendo la riqualificazione di strade e quartieri della nostra città e in questo modo sostenendo il commercio diffuso che oltre a svolgere un importante ruolo economico contribuisce a dare un servizio sociale e di vivibilità del territorio”.

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