Scuola: arrivano le sanzioni dei presidi dopo le occupazioni, scoppia la polemica al Tasso e al Mamiani

Al liceo classico del quartiere Prati sono giorni di tensione tra i collettivi e la preside, mentre in quello del rione Ludovisi è scontro tra genitori e dirigente per i 5 in condotta e le sospensioni

Dopo le occupazioni di dicembre nei licei romani, arrivano le sanzioni dei presidi agli studenti, e scoppia la polemica. Al Mamiani, riporta il dorso romano de La Repubblica, sono giorni di tensione tra i collettivi e la preside Tiziana Sallusti per la “revoca dell’utilizzo degli spazi scolastici per le assemblee del Collettivo politico e di Spazio Futura”, scrive su Instagram il gruppo transfemminista del Collettivo. Mentre nonni sarebbero lamentele sulla decisone della dirigente di sospendere i 118 che hanno farro irruzione dentro la scuola. “Era previsto (ndr dal regolamento di disciplina), ce lo aspettavamo”, dicono gli studenti a Repubblica. Da parte sua la preside spiega che la revoca non è dovuta a una ritorsione per l’occupazione, ma a ragioni personali. “Nessuna altra scuola ha mai concesso e concede spazi nel pomeriggio, ma io sì” – racconta a Repubblica – e “fino ad ora mi sono resa disponibile a operare una vigilanza discreta per ospitare un nutrito gruppo di studenti e studentesse”, ma “purtroppo ora, per questioni personali, non mi è più possibile rimanere a scuola il pomeriggio ogni martedì e giovedì”.

Al Tasso invece la tensione tra studenti e dirigente Paolo Pedullà è alle stesse per via delle sanzioni nei confronti degli studenti che hanno occupato i liceo a dicembre. Si va dal 5 in condotta nel primo trimestre ai  dieci giorni di sospensione. Ieri il preside . racconta il dorso romano del Corriere della Sera – e 32 insegnanti (la metà del corpo docente) hanno firmato una lettera per contestare la “strumentalizzazione” del caso e replicare alle “pressioni illegittime e inopportune” di alcuni esponenti dem (Michela Di Biase ed Enzo Foschi) e dell’ex deputato di SI, Stefano Fassina, la cui figlia frequenta l’istituto di via Sicilia e ha partecipato all’occupazione. Intanto per venerdì il Collettivo studentesco ha annunciato un “sit-in silenzioso” davanti alla scuola.

 

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