Dal 15 settembre, prima campanella dell’anno per oltre 787mila studenti nel Lazio, gli istituti avranno bisogno di oltre novemila supplenti e di circa 1.500 bidelli per coprire tutti i posti vacanti. Le stime – scrive oggi il dorso roano del Corriere della Sera – sono dell’Ufficio scolastico regionale. Una previsione tuttavia ritenuta fin troppo “ottimistica” dai sindacati. Solo a Roma e provincia sono seimila gli insegnanti che mancano all’appello.
“C’è stato un impegno fortissimo, su spinta ministeriale, a coprire il maggior numero di posti disponibili con personale di ruolo”, fa sapere al Corriere la neo direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Paola Sabatini. Le assunzioni di nuovi docenti a tempo indeterminato saranno cinquemila nel Lazio. “Una goccia nel mare”, commenta al quotidiano Alessandro Tatarella, segretario regionale della Cgil Scuola.
Nel frattempo, le scuole sono in attesa dei nuovi supplenti. Le procedure per l’affidamento delle cattedre annuali sono previste tra fine agosto e inizio settembre con l’ormai noto algoritmo, il sistema informatico che associa gli insegnanti in graduatoria ai posti vacanti, pronto ad assegnare le cattedre vuote. “Speriamo di non trovarci come ogni anno con le classi senza il corpo docente al completo fino a dicembre”, è l’auspicio della presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio e dirigente del liceo scientifico Newton, Cristina Costarelli. Anche se per gli addetti ai lavori quest’anno le procedure di nomina sembrano essere “nei tempi”, Costarelli ricorda come la macchina dell’algoritmo si sia spesso inceppata: «II punto critico sono gli errori che si immettono nel sistema e che vengono fuori nel mezzo delle procedure: punteggi non corretti o il numero delle cattedre da coprire sbagliato. Cosi si allungano i tempi”.