Scuola: nel Lazio tamponi a casa per iscritti a elementari e medie non vaccinati

Il piano di screening della Regione per i bambini tra 6 e 12 anni di elementari e medie coinvolge le famiglie. Si parte il 13 settembre. Verifica ogni quindici giorni

I sanitari delle Asl arriveranno negli Istituti lasceranno i tamponi per i test salivari che i dirigenti provvederanno a consegnare ai genitori. Via a casa e la mattina prima del rientro in classe i bambini terranno i tamponcini in bocca alcuni minuti per essere sigillati dentro le provette e poi riconsegnati ai sanitari dei vari Sisp per le analisi.

È questo il canovaccio – scrive ‘Il Messaggero’ –  a cui sta lavorando la Regione per far partire- in contemporanea con il trillo della prima campanella fissato al 13 settembre – lo screening a campione nelle scuole elementari e medie del territorio.

Il fine? Capire se e come circola il Covid all’interno di comunità scolastiche dove gli studenti, per via della tenera età, non sono vaccinati contro il Sars-Cov-2. In queste ore si stanno succedendo delle riunioni per mettere a punto il calendario, Si parte da subito con l’inizio del nuovo anno.

Ogni Asl in base al numero di scuole e dunque di studenti dovrà analizzare tra i 2.500 e i 3 mila tamponi ogni due settimane. Gli istituti dal canto loro dovranno collaborare nella raccolta. Operazioni semplici alla fine che si succederanno in questo modo.

Le scuole verranno individuate man mano per arrivare a coprire nel corso dell’intero anno scolastico ogni realtà, eventualmente anche più di una volta. I sanitari dei Sisp delle Asl – ovvero i medici che lavorano nei Servizi di igiene e sanità pubblica- si recheranno nelle scuole dove garantiranno una formazione necessaria poi ai genitori per poter svolgere il test a casa.

I tamponi dunque saranno consegnati alle famiglie. Il loro compito? Far tenere in bocca ai propri figli il tampone – o “salivette”,  per due minuti il mattino seguente e senza che i bambini di lavino prima i denti e riconsegnarlo poi sigillato ai sanitari che li aspetteranno a scuola.

Le provette verranno dunque spedite nei laboratori delle Asl per le verifiche. Le procedure sono molto snelle e veloci. «Questi test – spiega a ‘Il Messaggero’ Enrico Di Rosa a capo del Sisp dell’Asl Roma 1 – appartengono alla famiglia dei tamponi antigienici rapidi. Tecnicamente una volta che le provette arriveranno in laboratorio si estrarranno delle goccioline di saliva che verranno processate il risultato arriva il giorno seguente, sono veloci e non solo .

Sono test anche molto attendibili e in più hanno un vantaggio: laddove uscisse un positivo Io stesso tampone può essere processato a livello molecolare per ottenere la conferma e dunque si evita un secondo prelievo». Che invece ad oggi, ad esempio, resta necessario di fronte alla positività segnata da un tampone nasale antigienico rapido.

In tutta la Regione i bambini iscritti alle elementari e alle medie sono 388.884. Nel dettaglio, 231.831 (di cui 170.256 a Roma e provincia) frequentano la scuola primaria mentre 157.053 (di cui 116.234 iscritti nella Capitale e nel suo hinterland) quella secondaria di I grado. Per quanto riguarda le scuole, invece, a Roma ci sono 701 sedi di scuole elementari e 353 di medie.

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