La scuola prepara la riapertura senza Dad. E senza l’obbligo di Green pass per gli studenti, e con pochi ragazzi per ora vaccinati, saranno moltissime le classi miste, con allievi immunizzati e non. Saranno circa il 70 per cento del totale
«Le direttive dei ministero sono chiare su questo punto – precisa Cristina Costarelli, vice presidente dell’Assopresidi al ‘’Il Messaggero’’- gli alunni saranno tutti in presenza e a noi non viene in alcun modo richiesto di accertare chi è vaccinato e chi non lo è. La questione – sottolinea – è davvero molto delicata perché si tratta di minori. Non sono previste eccezioni di alcun tipo. Ogni studente a settembre seguirà le lezioni in classe e in presenza a prescindere dall’avvenuta vaccinazione. Restano conclude Costarelli, tutte le norme sanitarie anti covid».
Secondo quanto stabilito, in caso di contatto tra uno studente positivo e un vaccinato, scatterà la quarantena di sette giorni. Valgono poi ancora le regole sul distanziamento e sulla mascherina, obbligatoria per gli studenti dove non sia possibile assicurare la distanza in aula.
Resta anche il nodo dei docenti e del personale esterno impiegato negli istituti, come gli addetti alla mensa. In questo caso, i presidi hanno avanzato una richiesta ufficiale che verrà inoltrata alla Regione Lazio: «La richiesta -spiega Mario Rusconi, presidente dell’Assopresidi – è di accertare chi è vaccinato tra i docenti e il personale che frequenta la scuola. Un controllo che può essere fatto, velocemente, attraverso gli uffici regionali. Una verifica obbligatorio per garantire ai ragazzi la sicurezza sanitaria e che non possiamo fare noi, ecco perché chiederemo alla Regione».
Già avviato il tavolo di lavoro con la Prefettura: confermati gli ingressi scaglionati, tra le 8 e le 10 del mattino. Mentre deve essere ancora definito il piano del trasporto. La richiesta delt’Assopresidi, di istituire linee dedicate solo agli studenti è stata già inoltrata.