Ritornare tra i banchi senza ansie e preoccupazioni grazie ai consigli degli esperti del Bambino Gesu’. E’ un vero e proprio vademecum per studenti, genitori e insegnanti quello contenuto nel nuovo numero di “A scuola di salute”, il magazine digitale a cura dell’Istituto per la Salute, diretto dal professor Alberto Ugazio. L’ANSIA DA RIENTRO – Ai genitori gli esperti del nosocomio romano suggeriscono di “impegnarsi a non trasmettere ansia ai figli rispetto alle novita’; di aiutare bambini e ragazzi ad abituarsi alle nuove routine (ad esempio organizzando a casa, con i piu’ piccoli, giochi con le mascherine) e di fare attenzione ai possibili segnali di stress legati a questo periodo cosi’ particolare (alterazioni nel ritmo e/o nella qualita’ del sonno, nervosismo eccessivo, cambiamenti nell’alimentazione) per affrontarli insieme”.
Per gli insegnanti, l’invito e’ a “raccontare in modo chiaro e semplice le novita’ agli studenti, sottolineando l’utilita’ delle misure di protezione che dovranno rispettare: un modo per renderli disponibili a collaborare e a sentirsi parte attiva del cambiamento”. Trovare nuove forme di comunicazione non verbale – ad esempio mimando con le mani i concetti espressi a voce – e’ l’indicazione per superare le difficolta’ di comunicazione legate all’uso della mascherina. Massima attenzione ai segnali di disagio manifestati in classe. Quanto a bambini e ragazzi, per i piu’ giovani il consiglio e’ di “fidarsi e ascoltare con attenzione genitori e insegnanti sulle novita’ del ritorno a scuola; di non avere paura di fare domande, chiarire i dubbi con l’aiuto degli adulti di riferimento e di sentirsi parte di un gruppo che, insieme, cerca di proteggere tutti, soprattutto i piu’ deboli”.
LE NUOVE REGOLE – Per il rientro a scuola in sicurezza valgono le regole stabilite dal Comitato tecnico scientifico. Misurazione della temperatura ai bambini prima di uscire di casa: se e’ superiore ai 37,5 va allertato il pediatria di famiglia. Uso delle mascherine chirurgiche: e’ obbligatorio a partire dai 6 anni di eta’, soprattutto negli spazi comuni. Potranno essere abbassate solo se seduti, in classe, e adeguatamente distanziati.
Controllo dei sintomi in classe: se un Bambino presenta dei sintomi mentre e’ a scuola, dovra’ essere isolato in un’area apposita, assistito da un adulto e i genitori dovranno essere immediatamente allertati e attivati. Tampone naso-faringeo: in caso di un Bambino positivo, saranno avviate indagini tra i contatti e sara’ il Dipartimento di Prevenzione della Asl competente a stabilire le eventuali chiusure.
INFLUENZA DI STAGIONE – Il primo campanello d’allarme e’ la febbre. I pediatri del Bambino Gesu’ invitano i genitori a “tenere d’occhio e a non sottostimare i segnali che possono indicare che il Bambino abbia contratto il Covid-19 e non l’influenza stagionale che, con l’inizio della scuola, si manifesta con episodi di febbre e tosse. La temperatura superiore ai 37,5 o la comparsa di almeno un sintomo tra tosse insistente e senza catarro, brividi, dolore muscolare, gola infiammata e mal di testa possono indicare che il Bambino sia stato infettato dal virus”. Segnalati anche altri sintomi meno comuni come nausea, vomito, diarrea, perdita del gusto o dell’olfatto. In ogni caso la febbre oltre i 37,5 , che non scende nemmeno con gli antipiretici, e’ il primo segnale importante. Se si sospetta che il Bambino sia entrato in contatto stretto con un caso confermato o probabile di Covid-19 nei 14 giorni precedenti la comparsa dei primi sintomi, “e’ importante che rimanga a casa e che vanga contattato il pediatra, che identifichera’ i sintomi e, a seconda della loro gravita’, potra’ far eseguire i test necessari”.