Sembra che il mondo viaggi ad una velocità tale da aver tolto alle persone il tempo di fare la spesa e il piacere di fare compere per negozi.
Siamo così impegnati a “fare” da preferire che qualcuno ci consegni a casa ciò di cui abbiamo bisogno. Come un tempo, soprattutto nei paesi anglosassoni, si usava lasciare latte e giornali davanti alla porta d’ingresso; oggi in tutto il mondo milioni di pacchi attraversano i quartieri, le città, le nazioni e perfino i continenti. Siamo sommersi da scatole che ci raggiungono sempre e comunque dove e quando vogliamo.
Sarà la mancanza di tempo o la pigrizia ad averci portato a fare acquisti con un click? La vita corre sul web e il nostro pc ci conosce meglio di chiunque altro. Non facciamo in tempo a desiderare un viaggio come una borsa che improvvisamente lo schermo dei devices viene invaso da banner pubblicitari.
Nel 90% delle volte l’oggetto che ci viene proposto, guarda caso, è proprio quello giusto per noi. E dato che la tentazione, da sempre, fa l’uomo ladro quella “cosa” subito deve essere nostra. Abbiamo iniziato con il food delivery di pizza e hamburger…e poi…chi avrebbe mai immaginato che saremmo finiti a comprare un’auto online?!
Da questo folle cambiamento di abitudini, la moda è il settore che ne ha tratto i maggiori vantaggi. E quando si tratta di shopping le donne spesso si fanno profondamente coinvolgere.
I giganti dell’online come Amazon e Booking sono riusciti a conquistare ogni genere di persona. Ma il più stupefacente traffico di pacchi che girano nel mondo è orchestrato dalle donne!! C’è un vero e proprio mondo parallelo fatto di scarpe, borse, abiti, cappelli, creme per il viso che viaggiano, apparentemente senza meta, su camion, navi e aerei. In realtà, la destinazione quei pacchi la conoscono bene e sanno che ad aspettarli c’è una donna che conta i minuti nell’attesa di ricevere l’oggetto del desiderio.
E se i primi ad aver intuito e imboccato il nuovo sistema di vendita sono stati i gradi brand oggi l’e-commerce è alla portata di tutti.
Ad aggredire il mercato dell’on line dopo l’alta moda (con nomi come Yoox, Net a Porter e My Theresa) è arrivato prima il fast fashion con Zara e H&M seguito dalla moda dell’usato, che si chiami vintage o di “seconda mano”.
Da quello che oggi viene chiamato nel vocabolario del marketing Business to Consumer (ovvero il produttore che vende al cliente) ora i migliori affari si fanno tra consumer e consumer. Sono le stesse clienti che hanno acquistato le grandi marche a rivendere i propri capi ad altre clienti e viceversa. E se pensavate che la vera occasione per il guardaroba fossero i saldi, oggi l’ obiettivo principale è vendere il proprio accessorio al miglior offerente. Sembra che comprare moda nuova stia diventando cosa da dimenticare e che il vero trend sia il gioco al ribasso.
Tra le piattaforme digitali con il maggior successo oggi c’è Vestiaire Collective .
Grazie a questa geniale intuizione francese è possibile vendere e acquistare tutti quei nomi della moda dai prezzi spesso proibitivi. Ma la novità non si trova solo nel prezzo vantaggioso dell’acquisto, quanto nella vendita. Senza barriere geografiche ne’ temporanee le persone di tutto il mondo si scambiano attraverso vere negoziazioni i capi preferiti.
La domanda più frequente, quando si parla di shopping on line riguarda la garanzia dello stato del prodotto. Chi mi assicura che quello che sto comprando sia veramente originale e rispecchi le immagini che ho visto? A garanzia esistono dei team di esperti, persone che controllano minuziosamente il contenuto di ogni pacco prima di spedirlo all’acquirente. Qualunque incongruenza, contraffazione o danno sarà scovato. Male che vada dovrete rinunciare al vostro piccolo sogno! Lo stesso vale per chi vende: una volta deciso di dire addio ai sandali che avete amato per mesi, sappiate che qualcuno controllerà lo stato di utilizzo e la reale appartenenza al brand indicato. Se rispetterete tutti i criteri imposti dal regolamento in pochissimi giorni sul vostro conto corrente arriverà un bonifico effettuato, in questo caso, da Vestiaire Collective. Per aver fatto da tramite tra voi e il compratore il sito tratterrà una piccola percentuale (variabile) per l’intermediazione.