Ucraina: accordo tra Spallanzani e ospedale in Romania per assistenza ai profughi

L’assessore D'Amato e il direttore Vaia in visita a Sighet, città al confine con l’Ucraina, per offrire collaborazione sanitaria

photo credit: Primaria Sighetu Marmatiei

Accordo tra l’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e l’ospedale municipale di Sighet, città della Romani al confine con l’Ucraina per offrire assistenza ai profughi in fuga dalla guerra.

Nei giorni scorsi l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, insieme al direttore dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, hanno visitato l’ospedale municipale di Sighet – città natale del Premio Nobel per la Pace, Elie Wiesel che si trova al confine con l’Ucraina – rispondendo all’invito della direzione dell’ospedale e di padre Massimo Nevola che opera da oltre 20 anni nell’accoglienza dei bambini.

Durante l’incontro sono state poste le basi di un partenariato tra la struttura ospedaliera in Romania e l’Inmi Spallanzani, anche per contrastare la diffusione delle malattie infettive che durante i conflitti hanno  una maggiore possibilità di diffondersi. “Qualora vi siano particolari esigenze, attivando il protocollo operativo previsto presso la Centrale remota di emergenza sanitaria, così come si sta già facendo con i trasferimenti attivati dalla Polonia, si possono organizzare trasferimenti di pazienti anche dalla Romania”, ha dichiarato D’Amato di ritorno dalla visita.

 

“Il ponte dei giocattoli”

Sighet è la prima città dal confine ucraino collegata dall’ormai noto “ponte dei giocattoli” un’immagine forte che sta facendo il giro del mondo in questi giorni. Da una parte del fiume si trova la città di Sighet e dall’altra sponda la città di Solotvino, (Ucraina). A Sighet si trova l’hospital municipal il più vicino ospedale per chi fugge dalla guerra su quel versante e, attraversando il ponte, cerca assistenza e un rifugio sicuro.

 

 

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