Da Mariupol, Ternopil e Lviv sono arrivati in Polonia, un po’ a piedi, un po’ accampandosi in strada per sfuggire alle bombe. Dalla Polonia a Roma hanno viaggiato in pullman e oggi sono stati accolti dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in piazza del Campidoglio. Sono cinque madri e dodici bambini, una rappresentanza dei circa duecento profughi che la Capitale sta accogliendo grazie alla task force messa in campo. Donne e bambini che raccontano di essersi lasciati dietro tutto, o quasi: gli effetti personali ma anche genitori anziani e animali da compagnia. “Ho preso una valigia e ho lasciato tutto”, ha detto una madre.
Nella Capitale il 4 per cento degli immigrati è di origine ucraina e molti di coloro che sono in fuga dalla guerra hanno trovato riparo nelle case di amici e parenti. Per gli altri sono stati attivati i servizi di accoglienza. È il caso delle cinque donne e dei dodici bambini che da oggi, dopo l’incontro con il sindaco, saranno ospitati da alcune famiglie romane. È stato avviato infatti il passaggio dalle strutture ricettive alle stanze e seconde case che i romani hanno messo a disposizione: sono circa 300 le famiglie romane che finora hanno scritto alla task force capitolina e si sono fatte avanti. “Ringraziamo la città e il sindaco che ci stanno accogliendo. Ringraziamo tutti i romani e gli italiani, da ogni persona a cui ci rivolgiamo troviamo un aiuto, anche solo nei loro occhi”, ha commentato un’altra delle madri in piazza.
Gualtieri nella tarda mattinata ha avuto un colloquio con il sindaco di Kiev, Vitaliy Klychko, nell’ambito di una videochiamata organizzata dal primo cittadino di Firenze, Dario Nardella. Gualtieri ha ringraziato Klychko per “il suo coraggio e la sua determinazione” e ha ricordato che la rete dei sindaci europei è “al fianco suo e dei cittadini ucraini” perché “insieme questa guerra si può fermare”. Allo stesso modo Klychko, a quanto si è appreso da fonti del Campidoglio, ha ringraziato la città di Roma per il supporto e la solidarietà al popolo ucraino, con l’accoglienza e l’ospitalità ai rifugiati. “Roma è casa vostra, cercheremo di fare tutto quanto per aiutarvi, noi ci siamo per ogni vostro bisogno”, ha sottolineato il sindaco di Roma rivolgendosi poco dopo alle madri e ai bambini in piazza del Campidoglio. “So che siete ospiti in alcune strutture e ora andrete nelle case delle famiglie che si stanno organizzando per accogliervi. Vi ringrazio per la vostra capacità di resistenza nell’affrontare una tragedia così grande. E ringrazio il cuore grande dei romani”, ha aggiunto Gualtieri.
All’incontro è intervenuta anche l’assessora alle Politiche sociali, Barbara Funari, la quale – mentre ai bambini venivano donati alcuni giochi da tavolo – ha spiegato: “Roma è pronta a stare al loro fianco e sarà la loro casa per tutto il tempo che vorranno. Tra di loro c’è una voglia di normalità: i giovani vogliono stare fuori, imparare, conoscere”. La mattinata si è conclusa in allegria, grazie a un siparietto imprevisto. Prima di rientrare a Palazzo Senatorio il sindaco ha registrato un video insieme a un ragazzino appassionato di calcio e tifoso di Francesco Totti. “Ciao Francesco, lui è un tuo grande fan dall’Ucraina e ti vuole salutare”, ha detto Gualtieri. “Ciao Totti”, ha aggiunto il giovane. Il video è stato trasmesso da Gualtieri allo storico capitano giallorosso.