“Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti” e con precedenza a chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson “che avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi”. Ma “entro l’anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, su Radio Capital.
La scelta della terza dose, sottolinea il sottosegretario alla Salute Sileri, “è auspicabile sia condivisa di tutta Europa, considerando il boom di contagi in alcuni paesi europei”, dove insieme ai casi “aumenta il rischio che si diffondano nuove varianti”.
Quanto al vaccino per proteggere dal Covid la fascia 5-11 anni “il suo arrivo dipenderà dagli enti regolatori, e appena sarà approvato sarà disponibile in Italia, io a mio figlio lo farei senza dubbio. Ho un figlio di 2 anni e se ci fosse un vaccino disponibile per la sua età lo farei subito. Purtroppo ancora non c’è” conclude.
Anche per il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti sposa la politica del governo. “Noi andiamo avanti seguendo le indicazioni del governo. I dati confermano che è il vaccino che ferma la pandemia. Lavoriamo tutti per un Natale più sereno che il vaccino può garantire. I contagi che salgono? Questo è legato all’inizio necessario della terza dose. Perché i primi vaccini sono stati fatti un anno fa. Noi stiamo andando da anziani e personale sanitario per riprendere questo strumento”.