I vaccini anti-Covid hanno un’efficacia del 96% nel prevenire il rischio di morte. Il dato emerge dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, secondo il quale “l’efficacia complessiva della vaccinazione incompleta nel prevenire l’infezione è pari al 63,0% (95%IC: 62,7%-63,3%), mentre quella della vaccinazione completa è pari al 77,3% (95%IC: 77,1%-77,5%)”.
“Questo risultato – prosegue il dossier – indica che nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l’infezione si riduce del 77% rispetto a quello tra i non vaccinati. Siccome è una stima basata su un modello statistico, questa implica un livello di incertezza che è espresso dall’intervallo di confidenza, il quale indica che verosimilmente (con il 95% di probabilità) il valore reale dell’efficacia è compreso tra 77,1% e il 77,5%. L’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione, sale all’84,1% (95%IC: 83,5%- 84,6%) per la vaccinazione con ciclo incompleto e al 93,4% (95IC%: 93,2%-93,7%) per quella con ciclo completo.
L’efficacia nel prevenire i ricoveri in terapia intensiva è pari all’90,8% (95%IC: 89,5%-91,9%) per la vaccinazione con ciclo incompleto e pari al 95,7% (95%IC: 95,0%-96,2%) per quella con ciclo completo. Infine, l’efficacia nel prevenire il decesso è pari all’83,8% (95%IC: 82,6-84,9%) per la vaccinazione con ciclo incompleto e pari al 96,3% (95%IC: 95,9%-96,6%) per la vaccinazione con ciclo completo”.