Il Vaticano inasprisce le misure di prevenzione anti-Covid, in considerazione del “progressivo peggioramento della situazione di emergenza sanitaria”. E’ entrata infatti in vigore una nuova ordinanza che dispone l’obbligo della mascherina Ffp2 “in tutti i luoghi chiusi” (all’aperto se ne possono usare anche di diverse), che sospende “tutte le trasferte di lavoro”, e che dal 10 gennaio estende l’obbligo del “Green Pass rafforzato” – gia’ in vigore per il personale sanitario, di sicurezza e a contatto col pubblico – ai visitatori di Musei Vaticani, Giardini e Ville Pontificie, ai partecipanti a convegni (capienza ridotta al 35%), ai fruitori della ristorazione al chiuso (mensa), e dal 31 gennaio ai restanti addetti del Governatorato, collaboratori compresi. L’ordinanza – la n. 467 – e’ stata firmata il 5 gennaio, entrando subito in vigore, dal presidente del Governatorato, arcivescovo Fernando Vergez Alzaga, e dal segretario generale, suor Raffaella Petrini.
Essa dispone anche che il personale del Governatorato che sia stato a contatto diretto con persona positiva, se non vaccinato, fino al 31 gennaio prossimo potra’ rientrare al lavoro dopo isolamento fiduciario di 10 giorni, previo tampone negativo; se vaccinato con due dosi e da piu’ di 120 giorni dopo isolamento fiduciario di cinque giorni, sempre con test antigenico negativo; se vaccinato con due dosi da meno di 120 giorni o con ‘booster’, potra’ rientrare al lavoro con obbligo di mascherina Ffp2 all’aperto e al chiuso. Per tutte le categorie interessate dall’ordinanza, l’obbligo della somministrazione ‘booster’ decorre dal 31 gennaio, o comunque dai 120 giorni dalla seconda dose. Il personale del Governatorato sprovvisto di “Green Pass rafforzato” (quello da vaccinazione e/o guarigione), alle scadenze previste, “non puo’ accedere al posto di lavoro e dovra’ essere considerato assente ingiustificato, con la conseguente sospensione della retribuzione giornaliera per tutta la durata dell’assenza”.
Qualora l’assenza ingiustificata si protragga, “si procedera’ disciplinarmente ai sensi del Regolamento vigente”. I controlli nei luoghi di lavoro, fatti salvi quelli della Gendarmeria, potranno essere svolti dal Servizio di Sanita’ e Igiene., mentre le eventuali esenzioni saranno valutate dagli organi di Governo caso per caso. “Per volonta’ espressa dal Santo Padre”, si spiega ancora, le disposizioni dell’ordinanza “sono estese a tutto il personale della Santa Sede e a tutti gli Enti, Istituzioni e realta’ che operano, a qualsiasi titolo, all’interno dello Stato della Citta’ del Vaticano” come pure nelle aree extra-territoriali previste dal Trattato Lateranense.