È andata. La prima settimana è passata e posso iniziare a tirare le somme. Ho percorso quasi 200 km.
Ma dolori i muscolari e la fatica si dimenticano velocemente, godendo di tutto quello che il cammino mi offre.
La bellezza delle persone
A parte la natura selvaggia, l’odore del lupo e dell’orso che si annusa e percepisce, spazi immensi e quasi incontaminati, c’è poi un aspetto che non avevo considerato abbastanza: la gente! Il contatto con le persone sta diventando un aspetto importantissimo di Wandering Italia: la gente si ferma a parlare, ci raccontiamo le nostre storie. Il calore e l’aiuto che disinteressatamente che mi danno, mi fanno sentire a casa.
E così mi sento. E’ come se fossi tornato a casa, dopo anni di fredda Scandinavia dove è impensabile pensare di ottenere un simile calore o accoglienza, da dei perfetti sconosciuti.
Ho attraversato interamente il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Lazio e il Molise, i bellissimi paesi di Opi, Bisegna e Ortona de Marsi. Mi sono affacciato sul versante adriatico e visto da lontano il mare, ho scoperto i paesi di Raiano, Popoli e Ofena dove ho incontrato nuovi amici.
Rocca Calascio, una meraviglia
E poi, finalmente, i posti che volevo vedere, fotografare e vivere: Rocca Calascio che mi ha stregato sia al tramonto sia all’alba. Uno dei posti più belli che abbia mai visto.
Il Gran Sasso
Poi la prima vera tappa di montagna, attraversando il “tibet italiano”, salendo a fatica oltre i 2000 mt, per trovarsi finalmente davanti lui: sua maestà il Gran Sasso. Voltandomi indietro, guardando le montagne già superate, la strada fatta e le persone incontrate, trovo il sorriso e l’energia per continuare questo viaggio fantastico.













